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DIPENDENZA ENERGETICA

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Abstract: 
L'indicatore mostra la dipendenza dell'economia nazionale dalle importazioni di diverse fonti energetiche per soddisfare il proprio fabbisogno. La diminuzione della quota di petrolio e l’incremento della quota di energia da fonti rinnovabili determina la diminuzione della dipendenza energetica nazionale. A partire dal 2007 si osserva una riduzione della dipendenza energetica, passata dal valore massimo registrato nel 2006 del 85,5% al minimo di 76,8% del 2014. Nel 2019 la dipendenza fa registrare il 78,1%.
Descrizione: 
L'indicatore mostra la dipendenza dell'economia nazionale dalle importazioni di diverse fonti energetiche per soddisfare il proprio fabbisogno. L'indicatore è calcolato dal rapporto tra importazioni nette e disponibilità al netto delle scorte.
Scopo: 
Fornire informazioni relative alla sicurezza dell'approvvigionamento di risorse in termini di livello di dipendenza dalle importazioni di fonti energetiche ed energia elettrica primaria.
Rilevanza: 
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
È semplice, facile da interpretare
È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
Misurabilità: 
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Un’ “idonea” copertura temporale
Solidità: 
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nel tempo
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi: 
Con la Decisione n.1386/2013/UE, l'Unione Europea definisce il VII programma generale di azione in materia ambientale fino al 2020. Il 14 ottobre 2020 la Commissione Europea ha presentato la proposta di decisione che istituisce l'VIII programma di azione per l'ambiente dal 2021 al 2030.
Sebbene non vi siano limiti percentuali alle importazioni di fonti energetiche fissati dalla normativa l’indicatore si inscrive nelle politiche ambientali europee indirizzate alla decarbonizzazione e all’incremento dell’efficienza energetica.
DPSIR: 
Determinante, Risposta
Tipologia indicatore: 
Descrittivo (tipo A)
Riferimenti bibliografici: 
http://ec.europa.eu/eurostat/cache/metadata/EN/tsdcc310_esmsip.htm
MSE, 2020 La Situazione energetica nazionale nel 2019
Limitazioni: 
Non compilato  
Ulteriori azioni: 
Non compilato  
Frequenza rilevazione dati: 
Annuale
Accessibilità dei dati di base: 
MSE, Bilancio energetico nazionale
Database Eurostat
Fonte dei dati di base: 
ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente)
MSE (Ministero dello sviluppo economico)
Descrizione della metodologia di elaborazione: 
L'indicatore è calcolato dal rapporto tra importazioni nette e disponibilità al netto delle scorte. Tale indicatore, insieme ad altre statistiche energetiche è parte integrante del sistema europeo di statistica (ESS).
Core set: 
Non compilato  
Altri Core set: 
Non compilato  
Periodicità di aggiornamento: 
Annuale
Copertura spaziale: 
Nazionale
Copertura temporale: 
1990-2019
L'ENEA calcola l'indicatore a livello nazionale per le singole fonti energetiche e per il vettore energia primaria, la cui metodologia è condivisa a livello internazionale. I dati sono ben fondati in termini tecnici e scientifici, sono semplici e facili da interpretare, sono aggiornati a intervalli regolari e forniscono una base per confronti a livello internazionale.
Stato: 
Medio
Descrizione/valutazione dello stato: 
Nel 2019 la dipendenza energetica, ovvero il rapporto tra importazioni nette e disponibilità energetica al netto delle scorte, è del 78,1%. La dipendenza di combustibili solidi è totale, mentre quella di petrolio e gas è rispettivamente del 96,2% e 93,6%. Per le risorse rinnovabili la dipendenza è dell'8,3% (Tabella 1).
Trend: 
Stabile
Descrizione/valutazione del trend: 
La mancanza di disponibilità di fonti energetiche interne rende l’Italia un paese a elevata dipendenza energetica. Nel periodo 1990-2019 la dipendenza energetica presenta ampie oscillazioni, con un valore medio pari all'82,4%. A partire dal 2007 si osserva una riduzione della dipendenza energetica, passata dal valore massimo registrato nel 2006 del 85,5% al minimo di 76,8% del 2014. Nel 2019 si registra il 78,1%, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (Tabella 1 e Figura 1).
Variabili: 
Percentuale delle importazioni nette rispetto alla disponibilità di fonti energetiche (al netto delle scorte) (%).
Commenti: 
Delle diverse fonti energetiche, la dipendenza per combustibili solidi e petrolio appare particolarmente elevata, la media nel periodo 1990-2019 è rispettivamente 99,4% e 95,8% (Tabella 1). Per il petrolio si osserva una diminuzione fino al valore minimo, registrato nel 2014 pari a 92,5%, mentre negli ultimi anni si nota un rilevante incremento fino al 96,2% del 2019. Per i combustibili solidi si rileva una dipendenza pressoché totale dalle importazioni. L’andamento della dipendenza per il gas naturale mostra una rapida crescita, passando dal 64,3% del 1990 al 93,6% del 2019. La dipendenza dalle fonti rinnovabili fa registrare un incremento dall'1,4% del 1990 al valore massimo del 13,3% nel 2011, seguito da una diminuzione fino all'8,3% del 2019 (Tabella 1).
Allegati: 
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