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CERTIFICATI BIANCHI
Abstract:
Il meccanismo dei Certificati Bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica – TEE) è stato introdotto dai decreti ministeriali del 24 aprile 2001, con la finalità di incentivare la realizzazione di interventi di efficienza energetica negli usi finali per ottemperare agli obiettivi nazionali di risparmio in capo ai soggetti obbligati. I TEE sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento dell'efficienza energetica. Un certificato equivale al risparmio di 1 tonnellata equivalente di petrolio (tep). Il meccanismo Certificati Bianchi (CB) è stato gradualmente modificato nel corso degli anni, coerentemente con l’evoluzione legislativa. Nel periodo 2006-2020 complessivamente sono stati certificati risparmi addizionali di energia primaria pari a circa 28,5 Mtep e riconosciuti 56 milioni di titoli di efficienza energetica.
Descrizione:
L’indicatore mostra l’energia primaria risparmiata in seguito alla realizzazione di interventi di efficienza energetica negli usi finali da parte dei distributori di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali (soggetti obbligati) e da parte di soggetti ammessi alla presentazione di progetti di incremento dell’efficienza energetica.
Scopo:
Monitorare l'energia primaria risparmiata attraverso il meccanismo dei certificati bianchi.
Rilevanza:
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
È semplice, facile da interpretare
È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
Ha una soglia o un valore di riferimento con il quale poterlo confrontare
Misurabilità:
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Un’ “idonea” copertura temporale
Solidità:
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nel tempo
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi:
Il meccanismo dei Certificati Bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica – TEE) è stato introdotto dai decreti ministeriali del 24 aprile 2001, con la finalità di incentivare la realizzazione di interventi di efficienza energetica negli usi finali al fine di ottemperare agli obiettivi nazionali di risparmio in capo ai soggetti obbligati. I TEE sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica. Un certificato equivale al risparmio di 1 tonnellata equivalente di petrolio (tep). Il sistema prevede obblighi di risparmio di energia primaria per i distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 clienti finali e attribuisce, per ogni anno, obiettivi da raggiungere.
Il meccanismo CB è stato gradualmente modificato nel corso degli anni. coerentemente con l’evoluzione legislativa. In particolare, il DM 28 dicembre 2012 e il D.Lgs. 102/2014 hanno introdotto degli aggiornamenti rilevanti, sia in termini di ambiti di applicazione e soggetti eleggibili sia di strumenti operativi per il riconoscimento dei titoli.
Possono presentare progetti per il rilascio dei certificati bianchi le imprese distributrici di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali (soggetti obbligati), le società controllate da tali imprese, i distributori non obbligati, le società operanti nel settore dei servizi energetici, le imprese e gli enti che si dotino di un energy manager o di un sistema di gestione dell’energia in conformità alla ISO 50001. Dal 3 febbraio 2013, il DM 28 dicembre 2012 stabilisce il trasferimento dall’AEEG (Autorità per l'Energia Elettrica eil Gas, oggi ARERA - Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente) al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) delle attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati a progetti di efficienza energetica condotti nell’ambito del meccanismo dei certificati bianchi.
In seguito agli impegni stabiliti dal Pacchetto Clima-Energia, gli obiettivi indicativi nazionali di efficienza energetica al 2020, ai sensi del D.Lgs. n. 102/2014 prevedono un programma di riduzione dei consumi di 20 Mtep di energia primaria, pari a 15,5 Mtep di energia finale, rispetto al consumo di riferimento basato su un’evoluzione ‘inerziale’ del sistema (Primes 2007). I risparmi sono conteggiati a partire dal 2010, in coerenza con la Strategia Energetica Nazionale (SEN 2013). Il medesimo D.Lgs. n. 102/2014, all'articolo 7, individua poi i meccanismi per il raggiungimento dell'obiettivo minimo obbligatorio di risparmio energetico, in ossequio a quanto previsto dalla Direttiva 2012/27/UE (articolo 7). Tale obiettivo consiste in un risparmio di 25,5 Mtep di energia finale cumulato da conseguire negli anni 2014-2020, stabilendo che il meccanismo dei CB dovrà garantire il raggiungimento del 60% dell’obiettivo, ovvero un risparmio di 15,3 Mtep di energia finale. La normativa relativa ai CB ha avuto diverse revisioni al fine di potenziare il meccanismo. Tra i più recenti atti normativi si citano il DM11 gennaio 2017, il DM 10 maggio 2018 e il Decreto Direttoriale 30 aprile 2019.
Il Clean Energy Package ha proposto nuovi obiettivi al 2030 a livello europeo, indicando un obiettivo comunitario di riduzione dei consumi del 32,5% (rispetto allo scenario di riferimento 2007, Modello Primes 2008) e ha esteso il regime obbligatorio di efficienza energetica per ogni Stato membro al 2030 (art. 7 della Direttiva 27/2012/UE).
Come risulta dal Piano nazionale integrato per l'energia e il clima, per ciò che attiene all'efficienza energetica, l'Italia intende perseguire un obiettivo indicativo di riduzione dei consumi al 2030 pari al 43% dell'energia primaria e al 39,7% dell'energia finale rispetto allo scenario di riferimento Primes 2007. Tali obiettivi si traducono nella riduzione dei consumi finali di energia, in ciascuno degli anni dal 2021 al 2030, di un valore pari allo 0,8% dei consumi annui medi del triennio 2016-18, mediante politiche attive. Questo obiettivo equivale a una riduzione di 0,93 Mtep/anno.
Il meccanismo CB è stato gradualmente modificato nel corso degli anni. coerentemente con l’evoluzione legislativa. In particolare, il DM 28 dicembre 2012 e il D.Lgs. 102/2014 hanno introdotto degli aggiornamenti rilevanti, sia in termini di ambiti di applicazione e soggetti eleggibili sia di strumenti operativi per il riconoscimento dei titoli.
Possono presentare progetti per il rilascio dei certificati bianchi le imprese distributrici di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali (soggetti obbligati), le società controllate da tali imprese, i distributori non obbligati, le società operanti nel settore dei servizi energetici, le imprese e gli enti che si dotino di un energy manager o di un sistema di gestione dell’energia in conformità alla ISO 50001. Dal 3 febbraio 2013, il DM 28 dicembre 2012 stabilisce il trasferimento dall’AEEG (Autorità per l'Energia Elettrica eil Gas, oggi ARERA - Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente) al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) delle attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati a progetti di efficienza energetica condotti nell’ambito del meccanismo dei certificati bianchi.
In seguito agli impegni stabiliti dal Pacchetto Clima-Energia, gli obiettivi indicativi nazionali di efficienza energetica al 2020, ai sensi del D.Lgs. n. 102/2014 prevedono un programma di riduzione dei consumi di 20 Mtep di energia primaria, pari a 15,5 Mtep di energia finale, rispetto al consumo di riferimento basato su un’evoluzione ‘inerziale’ del sistema (Primes 2007). I risparmi sono conteggiati a partire dal 2010, in coerenza con la Strategia Energetica Nazionale (SEN 2013). Il medesimo D.Lgs. n. 102/2014, all'articolo 7, individua poi i meccanismi per il raggiungimento dell'obiettivo minimo obbligatorio di risparmio energetico, in ossequio a quanto previsto dalla Direttiva 2012/27/UE (articolo 7). Tale obiettivo consiste in un risparmio di 25,5 Mtep di energia finale cumulato da conseguire negli anni 2014-2020, stabilendo che il meccanismo dei CB dovrà garantire il raggiungimento del 60% dell’obiettivo, ovvero un risparmio di 15,3 Mtep di energia finale. La normativa relativa ai CB ha avuto diverse revisioni al fine di potenziare il meccanismo. Tra i più recenti atti normativi si citano il DM11 gennaio 2017, il DM 10 maggio 2018 e il Decreto Direttoriale 30 aprile 2019.
Il Clean Energy Package ha proposto nuovi obiettivi al 2030 a livello europeo, indicando un obiettivo comunitario di riduzione dei consumi del 32,5% (rispetto allo scenario di riferimento 2007, Modello Primes 2008) e ha esteso il regime obbligatorio di efficienza energetica per ogni Stato membro al 2030 (art. 7 della Direttiva 27/2012/UE).
Come risulta dal Piano nazionale integrato per l'energia e il clima, per ciò che attiene all'efficienza energetica, l'Italia intende perseguire un obiettivo indicativo di riduzione dei consumi al 2030 pari al 43% dell'energia primaria e al 39,7% dell'energia finale rispetto allo scenario di riferimento Primes 2007. Tali obiettivi si traducono nella riduzione dei consumi finali di energia, in ciascuno degli anni dal 2021 al 2030, di un valore pari allo 0,8% dei consumi annui medi del triennio 2016-18, mediante politiche attive. Questo obiettivo equivale a una riduzione di 0,93 Mtep/anno.
DPSIR:
Determinante, Risposta
Tipologia indicatore:
Efficacia delle politiche (tipo D)
Riferimenti bibliografici:
Rapporto annuale Certificati Bianchi, GSE
Limitazioni:
Non compilato
Ulteriori azioni:
Non compilato
Frequenza rilevazione dati:
Annuale
Accessibilità dei dati di base:
Rapporto annuale Certificati Bianchi, GSE
Fonte dei dati di base:
GSE Spa (Gestore dei Servizi Energetici )
Descrizione della metodologia di elaborazione:
La metodologia di elaborazione dei risparmi conseguiti è definita dal Decreto Ministeriale 11 gennaio 2017 che, oltre a definire i nuovi obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico per il periodo 2017-2020 attraverso il meccanismo, stabilisce le modalità di realizzazione dei progetti di efficienza energetica per l’accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi a partire dal 4 aprile 2017. Il Decreto definisce la metodologia di valutazione e certificazione dei risparmi conseguiti e le modalità di riconoscimento dei Certificati Bianchi. Il GSE è responsabile dell’attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati a progetti di efficienza energetica.
Core set:
Non compilato
Altri Core set:
Non compilato
Periodicità di aggiornamento:
Annuale
Copertura spaziale:
Nazionale
Copertura temporale:
2006-2020
Il GSE valuta le proposte di progetto e le richieste di verifica e certificazione presentate dagli Operatori a partire dal 4 febbraio 2013 attraverso l’applicativo Efficienza Energetica, garantendo un’elevata accuratezza, comparabilità nel tempo e nello spazio. I dati sono adeguatamente documentati e di fonte nota e ben fondati in termini scientifici e tecnici. Sono semplici e facili da interpretare. Hanno una estesa copertura temporale, nonché sono confrontabili a livello spaziale e consentono un confronto a livello internazionale |
Stato:
Buono
Descrizione/valutazione dello stato:
Il valore annuale dei titoli riconosciuti nel 2020 ammonta a circa 1,7 milioni di TEE riconosciuti pari a circa 1 Mtep di risparmi certificati, con una diminuzione del 41,1% rispetto ai titoli del 2019 (2,9 milioni di TEE) (Figure 1 e 2).
I titoli riconosciuti nel 2020 hanno interessato i seguenti settori: 58,7% industria, 32,4% civile, 5,5% illuminazione, 3,4% reti e trasporti.
I titoli riconosciuti nel 2020 hanno interessato i seguenti settori: 58,7% industria, 32,4% civile, 5,5% illuminazione, 3,4% reti e trasporti.
Trend:
Positivo
Descrizione/valutazione del trend:
Nel periodo 2006-2020, complessivamente sono stati certificati risparmi addizionali di energia primaria pari a circa 28,5 Mtep e riconosciuti oltre 56 milioni di titoli di efficienza energetica registrando nel 2020 un incremento percentuale del 3,2% rispetto all’anno precedente del volume cumulato di TEE (Figure 1 e 2).
L’andamento dei titoli e dei risparmi negli ultimi anni mostra una contrazione rispetto volumi del 2013 e del 2014, particolarmente evidente dal 2017. La differenza tra TEE riconosciuti e risparmi certificati dal 2012 è dovuta all’introduzione del coefficiente di durabilità (tau, un coefficiente moltiplicatore del risparmio annuo, funzione della vita utile, della vita tecnica, e di un tasso di decadimento dei risparmi) che anticipa negli anni di vita utile i titoli relativi ai risparmi conseguibili nel corso dell’intera vita tecnica del progetto.
L’andamento dei titoli e dei risparmi negli ultimi anni mostra una contrazione rispetto volumi del 2013 e del 2014, particolarmente evidente dal 2017. La differenza tra TEE riconosciuti e risparmi certificati dal 2012 è dovuta all’introduzione del coefficiente di durabilità (tau, un coefficiente moltiplicatore del risparmio annuo, funzione della vita utile, della vita tecnica, e di un tasso di decadimento dei risparmi) che anticipa negli anni di vita utile i titoli relativi ai risparmi conseguibili nel corso dell’intera vita tecnica del progetto.
Variabili:
Risparmi cumulati certificati (Mtep).
Risparmi cumulati riconosciuti (Mtep).
Risparmi cumulati riconosciuti (Mtep).
Commenti:
Tra il 2010 e il 2020 i risparmi annui certificati prodotti dal sistema dei certificati bianchi si sono ridotti del 82,6% (Figura 1). Dopo un picco di risparmi conseguiti nel 2011 si osserva un andamento in declino dei risparmi annuali. Nel 2020 si registra una riduzione del 40,7% rispetto all’anno precedente. Tale andamento segnala un rallentamento dell’efficienza energetica nazionale rispetto a quanto osservato nel periodo 2009-2014. In merito ai titoli di efficienza energetica riconosciuti nel 2020 il 58,7% hanno interessato il settore industriale, il 32,4% il settore civile, mentre i restanti settori, dell’illuminazione e delle reti e trasporti, rappresentano rispettivamente il 5,5% e il 3,4% dei titoli riconosciuti (Figura 2).
Allegati:
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