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Turismo
- BANDIERE BLU PER SPIAGGE E APPRODI TURISTICILa Bandiera Blu è una delle etichette ambientali internazionali maggiormente riconosciute, creata appositamente per le spiagge e gli approdi turistici. Nel 2021, l’Italia rientra tra le nazioni con il maggior numero di Bandiere blu assegnate, nello specifico 416 per le spiagge e 81 per gli approdi turistici.CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA NEL SETTORE TURISTICOL'indicatore riporta il consumo di energia elettrica del settore “turistico” ATECO I (Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione) che, nel 2020, in Italia incide sul totale dei consumi di energia elettrica per il 3,6%. Considerando solo gli alberghi, i campeggi e gli altri alloggi per brevi soggiorni questa incidenza è pari all’1,1%.EMISSIONI DEL TRASPORTO STRADALE PER FINALITA' TURISTICHEIl turismo è di grande importanza per le economie europee, ma un ambiente danneggiato potrebbe comprometterne il futuro, perché è proprio nell’ambiente “pulito” che risiede la sua principale attrattiva. Sono prese in esame le emissioni prodotte dai viaggi turistici in Italia. Tra i vari mezzi di trasporto stradale usati per viaggiare, è l’auto che contribuisce in maniera preponderante a tutte le emissioni di sostanze inquinanti, con valori che oscillano dal 70% del PM2.5 al 95% dei VOC nel 2019. L’utilizzo di camper, caravan e furgoni influisce, invece, soprattutto per le emissioni di PM2.5 (26,2%) e NOx (18,6%).FLUSSI TURISTICI PER MODALITÀ DI TRASPORTOA fronte di una diminuzione dei viaggi in generale dovuto inevitabilmente al “pandemico” 2020, la scelta dell’automobile, da sempre il mezzo più utilizzato, diventa prevalente per il 73,9% dei viaggi effettuati nel 2020 e del 78,2% di quelli compiuti in Italia.INCIDENZA DEL TURISMO SUI RIFIUTIL’indicatore intende rilevare la quota di rifiuti urbani attribuibili al settore turistico. Nel 2019, il valore è pari a 9,71 kg/ab. equivalenti, confermando il trend in crescita avviato nel 2014.INFRASTRUTTURE TURISTICHEL’indicatore permette di quantificare la capacità ricettiva degli esercizi alberghieri, delle strutture complementari e dei Bed and Breakfast presenti sul territorio. Nonché stimare il grado di utilizzo delle strutture alberghiere. Crolla l’indice di utilizzazione netta alberghiera nel pandemico 2020, un po’ meno nelle regioni con una spiccata offerta turistica agro-montana.INTENSITÀ TURISTICAL’indicatore permette il monitoraggio del carico agente sul territorio dovuto al turismo, sia in termini di peso (arrivi) sia di sforzo sopportato (presenze). Rileva, inoltre, come alcune regioni e province autonome, rispetto alla media nazionale, siano caratterizzate da rapporti “arrivi/abitanti” e “presenze/abitanti” elevati, come nel caso della Valle d’Aosta e del Trentino-Alto Adige, anche nel “pandemico” 2020.PRESSIONE AMBIENTALE DELLE PRINCIPALI INFRASTRUTTURE TURISTICHE: PORTI TURISTICILe infrastrutture turistiche, in particolare i porti turistici, hanno un forte impatto sull'ambiente marino e costiero, se non adeguatamente progettati, gestiti e monitorati. Pertanto, l’indicatore intende monitorare la potenziale pressione, rilevando sia il numero di posti barca, sia la loro distribuzione lungo la costa. In Italia, il numero di posti barca dal 2010 al 2019 è aumentato del 7,9%.PRESSIONE AMBIENTALE DELLE PRINCIPALI INFRASTRUTTURE TURISTICHE:CAMPI DA GOLFTra le infrastrutture per attività turistiche, i campi da golf hanno un forte impatto sull'ambiente circostante. Il consumo di risorse (ad esempio, l'estrazione di acqua, l'occupazione di suolo, ecc.) e l’inquinamento prodotto, per esempio dall’uso di pesticidi, destano le maggiori preoccupazioni. A fronte di ciò, il movimento golfistico italiano sta orientando, sempre più, il suo sviluppo verso un approccio rispettoso per l’ambiente, mediante certificazioni (GEO) o riconoscimenti ambientali.TURISMO NEI PARCHII parchi italiani ospitano nei propri territori circa il 19,8% degli esercizi ricettivi totali e il 25,3% dei posti letto totali. Si propone un’analisi dell’offerta ricettiva (numero di esercizi e numero di posti letto) e dei “flussi turistici” (arrivi e presenze) nei parchi nazionali e regionali, anche per evidenziare lo sforzo cui è sottoposto il territorio. La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) è stata ottenuta dall’84% dei parchi nazionali e da circa il 9% di quelli regionali.