Autori:
Antonio Caputo, Giulia Iorio
Abstract:
L'analisi del contributo delle diverse fonti energetiche primarie alla produzione di energia mostra che il ruolo predominante dei prodotti petroliferi si sta riducendo a favore dell’incremento del gas naturale e delle fonti rinnovabili. La maggiore diversificazione e l’incremento del ruolo delle fonti rinnovabili hanno effetti positivi sul livello di autosufficienza energetica dell’Italia, tra i più bassi tra i paesi industrializzati.
Descrizione:
L'indicatore misura la produzione di energia da ciascuna delle fonti energetiche primarie.
Scopo:
Valutare il contributo delle diverse fonti energetiche primarie alla produzione di energia, al fine di aumentare l'utilizzo di combustibili meno inquinanti.
RILEVANZA - L'indicatore:
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
È semplice, facile da interpretare
È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
MISURABILITÀ - I dati utilizzati per la costruzione dell’indicatore sono/hanno:
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Un’ “idonea” copertura temporale
SOLIDITÀ - L'indicatore:
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nel tempo
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi:
Con la Decisione n.1386/2013/UE, l'Unione Europea definisce il VII programma generale di azione in materia ambientale fino al 2020. Il 14 ottobre 2020 la Commissione europea ha presentato la proposta di decisione che istituisce l'VIII programma di azione per l'ambiente dal 2021 al 2030.
Non sono applicabili obiettivi a questo indicatore.
Non sono applicabili obiettivi a questo indicatore.
DPSIR:
Determinante, Risposta
Tipologia indicatore:
Descrittivo (tipo A)
Riferimenti bibliografici:
MSE, Bilancio Energetico Nazionale (BEN), anni vari
Limitazioni:
Non compilato
Ulteriori azioni:
Non compilato
Frequenza rilevazione dati:
Annuale
Accessibilità dei dati di base:
MSE, Bilancio Energetico Nazionale (BEN)
Fonte dei dati di base:
MSE (Ministero dello sviluppo economico)
Descrizione della metodologia di elaborazione:
Il dato è rilevato dal Ministero dello sviluppo economico ed è elaborato secondo la metodologia Eurostat.
Core set:
Non compilato
Periodicità di aggiornamento:
Annuale
Copertura spaziale:
Nazionale
Copertura temporale:
1990-2019
Il dato è rilevato dal Ministero dello sviluppo economico solo a livello nazionale ed è elaborato secondo la metodologia Eurostat. Sono disponibili dati regionali elaborati dall’ENEA. I dati sono adeguatamente documentati e di fonte nota e ben fondati in termini scientifici e tecnici. Sono semplici e facili da interpretare. Hanno una estesa copertura temporale, nonché sono confrontabili a livello spaziale e consentono un confronto a livello internazionale. |
Stato:
Buono
Descrizione/valutazione dello stato:
Nel 2019 i consumi totali di energia ammontano a 155,4 Mtep, con una diminuzione dell'1% rispetto all'anno precedente, di cui 60,9 Mtep di gas naturale, 54 Mtep di petrolio e 29,5 Mtep di energia rinnovabile. Risorse di minore entità sono i combustibili solidi (6,5 Mtep), i rifiuti non rinnovabili (1,2 Mtep) e l’energia elettrica importata (3,3 Mtep) (Tabella 1).
Trend:
Positivo
Descrizione/valutazione del trend:
La quota del gas naturale rispetto ai consumi totali di energia è cresciuta dal 26,3% del 1990 al 39,2% del 2019, quella dei prodotti petroliferi è scesa dal 57,3% al 34,8%. Le fonti rinnovabili mostrano una rapida crescita nel periodo 1990-2019 passando dal 4,4% a 19%. I rifiuti non rinnovabili, sebbene restino minoritari tra le fonti primarie del paese, mostrano un incremento da 0,1% nel 1990 a 0,8% nel 2019. I combustibili solidi mostrano negli ultimi anni un deciso declino e nel 2019 fanno registrare una quota del 4,2%, rispetto al 9,9% del 1990. L’andamento della quota di energia elettrica importata oscilla intorno alla media del 2,2% (Tabella 1).
Commenti:
La struttura degli approvvigionamenti energetici italiani si sta modificando verso una maggiore diversificazione delle fonti energetiche utilizzate. Il ruolo predominante dei prodotti petroliferi si sta riducendo a favore dell’incremento del gas naturale e delle fonti rinnovabili (Figura 1). La maggiore diversificazione e l’incremento del ruolo delle fonti rinnovabili hanno effetti positivi sul livello di autosufficienza energetica dell’Italia, che è tra i più bassi tra i paesi industrializzati.
Titolo Tabella 1: Consumo interno lordo di energia* per fonti primarie Fonte MSE/EUROSTAT Legenda *Consumo interno lordo di energia definito da produzione primaria + prodotti recuperati + importazioni + variazioni delle scorte - esportazioni - bunkeraggi internazionali marini; ** Import netto di energia elettrica Anno Combustibili solidi Petrolio Gas Rinnovabili Rifiuti non rinnovabili Energia elettrica** Totale Mtep Mtep Mtep Mtep Mtep Mtep Mtep 1990 14.63 84.89 39.00 6.47 0.16 2.98 148.13 1991 13.80 86.03 41.48 7.51 0.14 3.02 151.97 1992 12.19 86.67 41.11 7.92 0.11 3.04 151.04 1993 10.66 86.22 41.95 7.97 0.11 3.39 150.30 1994 11.36 85.00 40.54 8.25 0.11 3.23 148.49 1995 12.28 93.16 44.65 7.72 0.16 3.22 161.19 1996 11.24 92.23 46.07 8.36 0.17 3.21 161.28 1997 11.34 92.69 47.49 8.65 0.19 3.34 163.70 1998 11.79 92.66 51.13 9.04 0.24 3.50 168.36 1999 11.77 90.09 55.57 9.77 0.35 3.61 171.16 2000 12.56 89.86 57.94 10.11 0.26 3.81 174.54 2001 13.36 88.63 58.10 10.34 0.29 4.16 174.88 2002 13.73 89.14 57.71 10.89 0.29 4.35 176.12 2003 14.88 88.45 63.62 12.91 0.48 4.38 184.72 2004 16.60 85.81 66.02 12.96 0.66 3.92 185.97 2005 16.47 83.32 70.65 14.11 0.67 4.23 189.45 2006 16.67 82.13 69.19 15.33 0.77 3.87 187.96 2007 16.33 80.00 69.53 16.95 0.83 3.98 187.61 2008 15.80 75.81 69.52 19.71 0.75 3.44 185.03 2009 12.37 70.61 63.90 21.03 0.80 3.87 172.57 2010 13.67 68.41 68.06 21.86 1.04 3.80 176.84 2011 15.33 65.95 63.81 21.03 1.14 3.93 171.19 2012 15.71 58.65 61.36 23.89 1.13 3.71 164.44 2013 13.54 56.34 57.39 26.37 1.14 3.62 158.39 2014 13.06 54.65 50.71 26.51 1.16 3.76 149.85 2015 12.30 56.72 55.30 26.27 1.15 3.99 155.73 2016 10.98 54.83 58.08 26.02 1.18 3.18 154.28 2017 9.34 55.42 61.55 28.82 1.13 3.25 159.51 2018 8.54 54.75 59.51 29.28 1.13 3.77 156.99 2019 6.48 54.03 60.95 29.51 1.18 3.28 155.43 - Titolo Figura 1: Quota del consumo interno lordo di energia* per fonti primarie
Fonte Elaborazioni ISPRA su dati del MSE/EUROSTAT
Legenda *Consumo interno lordo di energia definito da produzione primaria + prodotti recuperati + importazioni + variazioni delle scorte - esportazioni - bunkeraggi internazionali marini; ** Import netto di energia elettrica