Autori:
Daniela Romano
Abstract:
L’indicatore esprime le emissioni di anidride carbonica per unità di valore aggiunto nell’industria manifatturiera ed edilizia in Italia.
Tale indicatore di efficienza, elaborato per gli anni dal 1990 al 2019, viene comunicato annualmente alla Commissione europea nell’ambito del meccanismo di monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra della Comunità e per l'attuazione del Protocollo di Kyoto. La consistente riduzione dell’intensità di emissione negli anni è indice del miglioramento del livello di efficienza raggiunta dall’industria manifatturiera ed edilizia in Italia (-52% tra il 1990 e il 2019).
Tale indicatore di efficienza, elaborato per gli anni dal 1990 al 2019, viene comunicato annualmente alla Commissione europea nell’ambito del meccanismo di monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra della Comunità e per l'attuazione del Protocollo di Kyoto. La consistente riduzione dell’intensità di emissione negli anni è indice del miglioramento del livello di efficienza raggiunta dall’industria manifatturiera ed edilizia in Italia (-52% tra il 1990 e il 2019).
Descrizione:
Fornire, su base regolare, informazioni sulle principali cause ed evidenziare i progressi effettuati a livello nazionale nell’area industriale, da un punto di vista socio - economico e ambientale.
Scopo:
L’indicatore si configura come indicatore ambientale chiave, indicatore di efficienza, elaborato con lo scopo di fornire, su base regolare, informazioni sulle principali cause ed evidenziare i progressi effettuati a livello nazionale nell’area industriale, da un punto di vista socio - economico e ambientale.
RILEVANZA - L'indicatore:
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
È semplice, facile da interpretare
È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
MISURABILITÀ - I dati utilizzati per la costruzione dell’indicatore sono/hanno:
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Un’ “idonea” copertura temporale
SOLIDITÀ - L'indicatore:
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nel tempo
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi:
Riferimenti normativi:
Regolamento (UE) n. 525/2013
Regolamento di Esecuzione (UE) n. 749/2014
Decisione della Commissione n. 2005/166/CE
Obiettivi fissati dalla normativa:
Il Regolamento (UE) n. 525/2013 all’articolo 7 1. (f) stabilisce che entro il 15 gennaio di ogni anno (anno X) gli Stati membri debbano riportare alla Commissione informazioni sugli indicatori di intensità di emissione di anidride carbonica, così come definiti nell’Annesso 3 dello stesso Regolamento, con riferimento all’anno X-2.
Il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 749/2014 della Commissione del 30 giugno 2014 riguarda la struttura, il formato, le procedure di trasmissione e la revisione delle informazioni comunicate dagli Stati membri a norma del Regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio. La Decisione della Commissione n. 2005/166/CE del 10 febbraio 2005 stabilisce le modalità di applicazione della Decisione n. 280/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativamente al meccanismo di monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra della Comunità e per l'attuazione del Protocollo di Kyoto. La Decisione della Commissione stabilisce di monitorare tutte le emissioni di gas serra di origine antropogenica, valutare i progressi nell'adempimento degli impegni assunti nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici e del Protocollo di Kyoto, nonché garantire la tempestività, la completezza, l’accuratezza, la coerenza, la comparabilità e la trasparenza del reporting della Comunità e dei suoi Stati membri.
Riguardo gli indicatori di intensità di emissione di anidride carbonica, la Decisione stabilisce che, entro il 15 gennaio 2005 e per ogni anno successivo, gli Stati membri trasmettano dati e informazioni relativamente a indicatori prioritari, prioritari supplementari e supplementari (indicatori previsti dall’articolo 3 (1) (j), della Decisione n. 280/2004/CE).
Regolamento (UE) n. 525/2013
Regolamento di Esecuzione (UE) n. 749/2014
Decisione della Commissione n. 2005/166/CE
Obiettivi fissati dalla normativa:
Il Regolamento (UE) n. 525/2013 all’articolo 7 1. (f) stabilisce che entro il 15 gennaio di ogni anno (anno X) gli Stati membri debbano riportare alla Commissione informazioni sugli indicatori di intensità di emissione di anidride carbonica, così come definiti nell’Annesso 3 dello stesso Regolamento, con riferimento all’anno X-2.
Il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 749/2014 della Commissione del 30 giugno 2014 riguarda la struttura, il formato, le procedure di trasmissione e la revisione delle informazioni comunicate dagli Stati membri a norma del Regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio. La Decisione della Commissione n. 2005/166/CE del 10 febbraio 2005 stabilisce le modalità di applicazione della Decisione n. 280/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativamente al meccanismo di monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra della Comunità e per l'attuazione del Protocollo di Kyoto. La Decisione della Commissione stabilisce di monitorare tutte le emissioni di gas serra di origine antropogenica, valutare i progressi nell'adempimento degli impegni assunti nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici e del Protocollo di Kyoto, nonché garantire la tempestività, la completezza, l’accuratezza, la coerenza, la comparabilità e la trasparenza del reporting della Comunità e dei suoi Stati membri.
Riguardo gli indicatori di intensità di emissione di anidride carbonica, la Decisione stabilisce che, entro il 15 gennaio 2005 e per ogni anno successivo, gli Stati membri trasmettano dati e informazioni relativamente a indicatori prioritari, prioritari supplementari e supplementari (indicatori previsti dall’articolo 3 (1) (j), della Decisione n. 280/2004/CE).
DPSIR:
Determinante
Tipologia indicatore:
Efficienza (tipo C)
Riferimenti bibliografici:
APAT, 2008. Carbon Dioxide Intensity Indicators. (http://www.isprambiente.gov.it/contentfiles/00004100/4151-co2intensityindicators08.pdf/)
ISPRA, anni vari. Dati di emissione di CO2 disponibili al link: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni
ISPRA, anni vari. Indicatori di intensità di emissione di anidride carbonica disponibili al link: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni/indicatori-di-intensita-di-emissione-di-anidride-carbonica-italia/view
Istat, anni vari. Dati sul Valore Aggiunto disponibili al link: http://dati.istat.it/
ISPRA, anni vari. Dati di emissione di CO2 disponibili al link: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni
ISPRA, anni vari. Indicatori di intensità di emissione di anidride carbonica disponibili al link: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni/indicatori-di-intensita-di-emissione-di-anidride-carbonica-italia/view
Istat, anni vari. Dati sul Valore Aggiunto disponibili al link: http://dati.istat.it/
Limitazioni:
nessuna
Ulteriori azioni:
nessuna
Frequenza rilevazione dati:
Annuale
Accessibilità dei dati di base:
Utilizzati dati ISPRA, in particolare gli indicatori di intensità di emissione di anidride carbonica, trasmessi ufficialmente ogni anno alla UE nell'ambito del MMR (Monitoring Mechanism Regulation) dei gas serra, disponibili al link: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni/indicatori-di-intensita-di-emissione-di-anidride-carbonica-italia/view
Fonte dei dati di base:
ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)
Descrizione della metodologia di elaborazione:
Indicatori dati dal rapporto tra le emissioni di CO2 (t) provenienti dall’impiego di energia nell’industria manifatturiera ed edilizia in Italia ed il valore aggiunto del settore (milioni di euro), illustrati come numeri indici a base fissa (1990=100).
Core set:
SDGs Indicators
Periodicità di aggiornamento:
Annuale
Copertura spaziale:
Nazionale
Copertura temporale:
1990 - 2019
L'elevata qualità dell'informazione discende dalla solida base normativa, che ne definisce i requisiti. L'indicatore risulta comparabile nel tempo e nello spazio. |
Stato:
Buono
Descrizione/valutazione dello stato:
Le emissioni di CO2 derivanti dai processi energetici nell’industria manifatturiera ed edilizia sono pari nel 2019 a 48.838.114 t e il relativo valore aggiunto è pari a 256.925 milioni di euro, determinando un’intensità di emissione pari a 190 t/milioni di euro, valore quasi dimezzato rispetto al 1990 (Tabella 1).
Trend:
Positivo
Descrizione/valutazione del trend:
Le emissioni di CO2 derivanti dai processi energetici nell’industria manifatturiera ed edilizia si riducono del 46% dal 1990 (valore massimo di emissione della serie storica) al 2019.Il valore aggiunto del settore, con il minimo nel 1993 e il massimo nel 2007, mostra una variazione complessiva dal 1990 al 2019 pari a +11,7%.
L’intensità di emissione risultante, con un valore massimo registrato nel 1990 (395 t/milioni di euro) e un valore nel 2019 pari a 190 t/milioni di euro, presenta una decrescita complessiva pari a -52% (Tabella 1).
L’intensità di emissione risultante, con un valore massimo registrato nel 1990 (395 t/milioni di euro) e un valore nel 2019 pari a 190 t/milioni di euro, presenta una decrescita complessiva pari a -52% (Tabella 1).
Commenti:
La consistente riduzione dell’intensità di emissione negli anni è indice del miglioramento del livello di efficienza raggiunta dall’industria manifatturiera ed edilizia in Italia. Al decremento notevole registrato nelle emissioni da un lato, si contrappone un incremento, seppure lieve, del valore aggiunto del settore, mostrando così un disaccoppiamento tra pressione e determinante, con la conseguente diminuzione dell’intensità delle emissioni (Figura 1).
Titolo Tabella 1: Intensità di emissione di anidride carbonica relativamente all’impiego di energia nell’industria manifatturiera ed edilizia in Italia, rispetto al valore aggiunto Fonte Elaborazione ISPRA su dati ISPRA (dati sulle emissioni di CO2) e ISTAT (dati sul valore aggiunto) Legenda Note 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Emissioni nazionali di CO2 dall'INDUSTRIA (t) 90,771,748 88,059,931 88,113,217 86,807,779 88,604,860 88,969,449 88,115,039 92,174,806 95,514,269 100,495,038 94,892,613 90,272,271 88,118,530 94,203,884 93,015,106 90,785,927 87,666,189 89,775,395 85,419,384 63,482,771 68,899,519 69,687,876 65,428,768 55,702,364 51,524,263 54,552,430 53,365,483 52,135,873 53,221,390 48,838,114 VALORE AGGIUNTO INDUSTRIA (milioni di euro) 230,075 228,438 228,355 222,289 235,921 246,702 245,760 248,410 251,625 252,213 259,549 258,664 258,528 253,285 257,497 259,216 270,754 279,169 270,080 220,176 240,922 244,805 235,019 231,875 232,390 238,295 245,380 253,908 258,308 256,925 Emissioni nazionali di CO2 /VA - INDUSTRIA 395 385 386 391 376 361 359 371 380 398 366 349 341 372 361 350 324 322 316 288 286 285 278 240 222 229 217 205 206 190 - Titolo Figura 1: Intensità di emissione di anidride carbonica relativamente all’impiego di energia nell’industria manifatturiera ed edilizia in Italia, rispetto al valore aggiunto (Indice a base 1990 = 100)
Fonte Elaborazione ISPRA su dati ISPRA (dati sulle emissioni di CO2) e ISTAT (dati sul valore aggiunto)