Autori:
Daniela Romano, Ernesto Taurino
Abstract:
L’indicatore rappresenta l’andamento nazionale dei valori di emissione dei precursori di ozono troposferico: ossidi di azoto e composti organici volatili non metanici, distinti per settore di provenienza. Si evidenzia la marcata decrescita dal 1990 al 2019 (-70,5% per NOx, e -55,1% per COVNM), determinata dalla forte diminuzione delle emissioni derivanti dal trasporto.
Descrizione:
La stima delle emissioni avviene secondo la metodologia indicata dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (EMEP/EEA Air pollutant emission inventory guidebook 2019). Il problema dell'ozono troposferico riveste notevole importanza sia nell'ambiente urbano, dove si verificano episodi acuti di inquinamento, sia nell'ambiente rurale, dove si riscontra un impatto sulle coltivazioni. Le emissioni di ossidi di azoto (NOx) e di composti organici volatili non metanici (COVNM), precursori dell'ozono troposferico, hanno anche una rilevanza transfrontaliera per fenomeni di trasporto a lunga distanza. La formazione dell'ozono avviene attraverso reazioni fotochimiche che si verificano in concomitanza di condizioni meteorologiche tipiche del periodo estivo. L'ozono ha un elevato potere ossidante e determina effetti dannosi sulla popolazione, sull'ecosistema e sui beni storico- artistici. Le fonti principali di questi inquinanti sono i trasporti e altri processi di combustione, oltre che l'uso di solventi per quanto riguarda i COVNM.
Scopo:
Valutare le pressioni dei precursori di ozono troposferico e il loro andamento negli anni a fronte degli obiettivi nazionali e internazionali di riduzione delle emissioni (D.Lgs. 171/04, Protocollo di Göteborg e Direttiva NEC).
RILEVANZA - L'indicatore:
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
È semplice, facile da interpretare
È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
Ha una soglia o un valore di riferimento con il quale poterlo confrontare
MISURABILITÀ - I dati utilizzati per la costruzione dell’indicatore sono/hanno:
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Un’ “idonea” copertura temporale
SOLIDITÀ - L'indicatore:
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nel tempo
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi:
Il Protocollo di Göteborg del 1999 della Convenzione del 1979 sull’inquinamento transfrontaliero a grande distanza, modificato nel 2012, è rivolto alla riduzione dell’acidificazione, dell’eutrofizzazione e dell’ozono troposferico (la Comunità europea aderisce al protocollo con la Decisione del Consiglio 2003/507/CE).
La Direttiva (UE) 2015/2193 (recepita con il Decreto legislativo 183 del 2017) si applica agli impianti di combustione medi e stabilisce norme per il controllo delle emissioni nell'aria di biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx) e polveri, al fine di ridurre le emissioni nell'aria e i rischi potenziali per la salute umana e per l'ambiente derivanti da tali emissioni.
La nuova Direttiva NEC 2016/2284 del Parlamento europeo e del Consiglio (recepita con il Decreto legislativo 81 del 2018), concernente la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, definisce gli impegni nazionali di riduzione delle emissioni rispetto al 2005, applicabili dal 2020 al 2029 e a partire dal 2030: per NOx rispettivamente impegni di riduzione del 40% e del 65%; per COVNM rispettivamente impegni di riduzione del 35% e del 46%.
La Direttiva (UE) 2015/2193 (recepita con il Decreto legislativo 183 del 2017) si applica agli impianti di combustione medi e stabilisce norme per il controllo delle emissioni nell'aria di biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx) e polveri, al fine di ridurre le emissioni nell'aria e i rischi potenziali per la salute umana e per l'ambiente derivanti da tali emissioni.
La nuova Direttiva NEC 2016/2284 del Parlamento europeo e del Consiglio (recepita con il Decreto legislativo 81 del 2018), concernente la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, definisce gli impegni nazionali di riduzione delle emissioni rispetto al 2005, applicabili dal 2020 al 2029 e a partire dal 2030: per NOx rispettivamente impegni di riduzione del 40% e del 65%; per COVNM rispettivamente impegni di riduzione del 35% e del 46%.
DPSIR:
Pressione
Tipologia indicatore:
Performance (tipo B)
Riferimenti bibliografici:
ISPRA, anni vari. Dati e pubblicazioni disponibili su: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni
ISPRA, 2021. Italian Emission Inventory 1990-2019. Informative Inventory Report 2021 (https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/inventario-nazionale-delle-emissioni-in-atmosfera-1990-2019-informative-inventory-report-2021; https://www.ceip.at/status-of-reporting-and-review-results/2021-submission)
ISPRA, 2021. Italian Emission Inventory 1990-2019. Informative Inventory Report 2021 (https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/inventario-nazionale-delle-emissioni-in-atmosfera-1990-2019-informative-inventory-report-2021; https://www.ceip.at/status-of-reporting-and-review-results/2021-submission)
Limitazioni:
Non compilato
Ulteriori azioni:
Non compilato
Frequenza rilevazione dati:
Annuale
Accessibilità dei dati di base:
Utilizzati i dati ISPRA dell’Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera (http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni).
Fonte dei dati di base:
ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
Descrizione della metodologia di elaborazione:
Stima realizzata nell'ambito della redazione dell'inventario nazionale delle emissioni in atmosfera. I dati possono essere aggregati usando il Tropospheric Ozone-Forming Potential (TOFP). Tali fattori di conversione sono quelli utilizzati dall'Agenzia Europea dell'Ambiente nei rapporti ambientali e sono utili soprattutto per la validazione aggregata a livello europeo. Per gli inquinanti atmosferici la metodologia utilizzata è quella indicata dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (EMEP/EEA Guidebook - 2019). Per la descrizione della metodologia di stima si fa riferimento all'Informative Inventory Report – IIR ( (https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/inventario-nazionale-delle-emissioni-in-atmosfera-1990-2019-informative-inventory-report-2021; https://www.ceip.at/status-of-reporting-and-review-results/2021-submission ).
Core set:
Sviluppo sostenibile europeo (EUSDI) del 2015
EEA - CSI
7EAP - Dati sull'ambiente
Periodicità di aggiornamento:
Annuale
Copertura spaziale:
Nazionale, Regionale
Copertura temporale:
1990 - 2019
I dati di emissione riportati costituiscono la fonte ufficiale di riferimento per la verifica degli impegni assunti a livello internazionale, in ragione del ruolo di ISPRA come responsabile della realizzazione annuale dell'inventario nazionale delle emissioni in atmosfera. Le stime, realizzate a livello nazionale, sono calcolate in conformità alle caratteristiche di trasparenza, accuratezza, consistenza, comparabilità e completezza richieste dalla metodologia di riferimento. |
Stato:
Buono
Descrizione/valutazione dello stato:
Le emissioni degli ossidi di azoto sono pari, nel 2019, a 626,7 kt mentre quelle dei COVNM sono pari a 894,3 kt. Gli ossidi di azoto raggiungono la percentuale di riduzione, imposta a partire dal 2020 dalla Direttiva 2016/2284 (-40%), già nel 2014: nel 2019, rispetto al valore del 2005, sono pari a -51,4%. I COVNM, invece, con un decremento nel 2019 rispetto al 2005 del 33,3%, risultano ancora al di sopra del limite imposto seppure verso il raggiungimento (-35%) (Tabella 1).
Trend:
Positivo
Descrizione/valutazione del trend:
Nel periodo 1990 -2019 le emissioni dei precursori dell'ozono troposferico registrano una marcata riduzione (-70,5% per NOx, e -55,1% per COVNM), legata soprattutto alla forte diminuzione delle emissioni nei due settori dei trasporti (trasporto stradale e altre sorgenti mobili) e all’uso dei solventi (in particolare per COVNM) (Tabella 1 e Figura 3).
Titolo Tabella 1 – Emissioni nazionali di precursori dell’ozono per settore dal 1990 al 2019 Fonte ISPRA Legenda A:Combustione Energia e Industria di trasformazione; B:Combustione non industriale; C:Combustione Industriale; D:Processi produttivi; E:Estrazione e Distribuzione di combustibili fossili/geotermia; F:Uso di solventi; G:Trasporti stradali; H:Altre sorgenti mobili; I:Trattamento smaltimento rifiuti; L:Agricoltura. Note I valori di emissione sono stati aggiornati coerentemente con l'aggiornamento annuale dell'inventario nazionale delle emissioni. 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 NOx kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a A 457 440 413 372 345 344 327 290 226 187 173 160 159 159 147 118 115 103 93 75 81 75 73 61 52 52 48 46 42 39 B 64 71 66 67 60 65 67 66 70 74 65 65 60 66 67 75 75 79 84 85 86 78 84 88 81 86 86 87 86 86 C 251 281 280 212 201 182 168 157 156 159 154 154 147 147 143 155 153 154 131 105 99 97 81 71 68 61 61 54 53 53 D 30 29 28 37 31 31 12 12 14 12 9 9 12 14 14 16 13 11 9 12 11 11 10 9 10 10 8 11 10 11 E - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 F 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 G 996 1,036 1,112 1,103 1,060 1,040 1,004 969 905 858 777 767 732 697 667 629 604 560 489 452 422 414 392 354 355 327 313 269 267 253 H 261 265 261 264 260 258 271 274 286 267 260 252 242 247 243 233 215 201 187 182 183 166 149 141 137 130 127 125 129 135 I 3 4 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 L 62 65 67 69 67 64 63 67 64 65 64 64 63 63 63 60 60 60 56 52 50 53 56 51 50 50 52 51 49 49 TOTALE 2,125 2,192 2,230 2,127 2,027 1,989 1,916 1,838 1,725 1,626 1,504 1,475 1,418 1,397 1,348 1,289 1,238 1,171 1,052 964 934 896 848 779 756 719 699 646 639 627 COVNM kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a kt/a A 8 7 7 7 7 7 7 7 7 7 6 5 6 6 6 6 6 6 5 5 5 5 4 4 3 4 4 4 4 4 B 103 118 108 109 108 113 110 117 118 123 113 108 69 107 77 122 141 197 229 220 216 144 199 201 177 189 186 200 174 173 C 7 7 7 7 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 9 9 8 6 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 D 114 112 116 107 107 103 95 96 92 89 89 89 95 89 91 92 93 93 84 76 74 70 63 57 56 57 55 55 54 55 E 91 98 102 103 100 104 98 87 77 66 57 51 56 55 53 54 51 48 48 47 49 44 46 41 40 38 40 39 36 34 F 611 615 627 608 587 560 540 539 511 510 496 490 487 483 480 480 486 477 453 424 393 403 379 370 340 317 312 344 355 359 G 767 813 881 910 882 879 861 829 786 734 609 568 515 477 414 359 311 250 236 209 185 174 165 152 140 127 117 113 107 102 H 133 128 125 120 121 122 124 114 110 104 98 91 84 76 76 74 68 64 58 54 51 44 34 33 32 30 27 26 25 25 I 11 12 12 13 13 13 13 14 14 14 13 14 13 13 13 13 13 13 13 13 12 12 12 12 11 11 11 11 10 10 L 149 152 148 145 145 149 150 151 151 152 142 142 139 137 132 132 127 132 131 130 125 123 122 123 121 122 125 125 125 126 TOTALE 1,994 2,063 2,134 2,128 2,077 2,059 2,007 1,962 1,874 1,807 1,630 1,567 1,472 1,452 1,349 1,340 1,305 1,287 1,265 1,184 1,117 1,026 1,030 999 928 901 884 925 897 894 1,000 Titolo Tabella 2 - Emissioni nazionali di precursori dell’ozono dal 1990 al 2019 in equivalente di formazione dell’ozono troposferico Fonte ISPRA Legenda Fattore di conversione in TOFP: NOx =1,22; COVNM=1 Note I valori di emissione sono stati aggiornati coerentemente con l'aggiornamento annuale dell'inventario nazionale delle emissioni. 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a MtTOFP/a NOx 2.59 2.67 2.72 2.60 2.47 2.43 2.34 2.24 2.10 1.98 1.84 1.80 1.73 1.70 1.64 1.57 1.51 1.43 1.28 1.18 1.14 1.09 1.03 0.95 0.92 0.88 0.85 0.79 0.78 0.76455 COVNM 1.99 2.06 2.13 2.13 2.08 2.06 2.01 1.96 1.87 1.81 1.63 1.57 1.47 1.45 1.35 1.34 1.31 1.29 1.26 1.18 1.12 1.03 1.03 1.00 0.93 0.90 0.88 0.92 0.90 0.89435 TOTALE 4.59 4.74 4.85 4.72 4.55 4.49 4.34 4.20 3.98 3.79 3.47 3.37 3.20 3.16 2.99 2.91 2.82 2.72 2.55 2.36 2.26 2.12 2.06 1.95 1.85 1.78 1.74 1.71 1.68 1.66 - Titolo Figura 1: Emissioni nazionali di COVNM per settore
Fonte ISPRA
Note I valori di emissione sono stati aggiornati coerentemente con l'aggiornamento annuale dell'inventario nazionale delle emissioni. - Titolo Figura 2: Emissioni nazionali di NOx per settore
Fonte ISPRA
Note I valori di emissione sono stati aggiornati coerentemente con l'aggiornamento annuale dell'inventario nazionale delle emissioni. - Titolo Figura 3: Emissioni nazionali di precursori dell’ozono in equivalente di formazione dell’ozono troposferico
Fonte ISPRA
Legenda Fattore di conversione in TOFP: NOx =1,22; COVNM=1
Note I valori di emissione sono stati aggiornati coerentemente con l'aggiornamento annuale dell'inventario nazionale delle emissioni. Titolo Tabella 3: Emissioni regionali di precursori dell’ozono (NOx, CONVM) (2019) Fonte ISPRA Legenda a Emissioni da sorgenti localizzate in mare come possono essere le fasi di crociera per i natanti o attività connesse all’estrazione di combustibili liquidi o gassosi. Note I dati regionali, riferiti al 2019, sono stati disaggregati mediante metodologia di tipo top – down a partire dai dati riportati nell’inventario nazionale comunicato nel 2021, mediante variabili proxy ad hoc, specifiche per ogni attività dell’inventario Regione NOx COVNM kt/a kt/a Piemonte 41.3 68.8 Valle d'Aosta 1.9 2.6 Lombardia 97.2 177.6 Trentino-Alto Adige 10.7 19.5 Veneto 53.1 94.2 Friuli-Venezia Giulia 16.1 27.5 Liguria 18.9 19.8 Emilia-Romagna 50.0 71.4 Toscana 35.3 51.9 Umbria 10.3 16.9 Marche 15.2 26.9 Lazio 42.1 58.5 Abruzzo 13.3 21.4 Molise 4.4 6.6 Campania 41.8 60.0 Puglia 43.3 44.6 Basilicata 6.3 11.6 Calabria 16.6 26.5 Sicilia 44.3 56.3 Sardegna 28.2 29.7 Emissioni extra regionalia 38.9 1.8 - Titolo Figura 4: Emissioni regionali di precursori dell’ozono (NOx, CONVM) (2019)
Fonte ISPRA
Note I dati regionali, riferiti al 2019, sono stati disaggregati mediante metodologia di tipo top – down a partire dai dati riportati nell’inventario nazionale comunicato nel 2021, mediante variabili proxy ad hoc, specifiche per ogni attività dell’inventario
Per quanto riguarda gli ossidi di azoto, il contributo emissivo del trasporto stradale si mantiene negli anni abbastanza stabile, ed è la principale fonte emissiva di NOx a livello nazionale (40,3% nel 2019). A partire dal 1993, fondamentalmente in conseguenza all’introduzione dei convertitori catalitici, il trend crescente delle emissioni su strada si inverte e si riducono a fine periodo, nel 2019, del 74,6% rispetto al 1990. Le emissioni di NOx delle modalità di trasporto diverse da quello stradale, decrescono dal 1990 del 48,5%, e rappresentano la seconda fonte di emissione a livello nazionale, contribuendo nel 2019 al 21,5% del totale emesso. Dalla combustione non industriale, unico settore che presenta un aumento (+34,4% dal 1990), proviene il 13,8% delle emissioni, mentre dalla combustione industriale e dalla combustione nel settore della produzione di energia e dell’industria di trasformazione rispettivamente l’8,4% e il 6,2% del totale emesso a livello nazionale nel 2019 (Tabella1, Figura 2).
Le emissioni di COVNM derivano fondamentalmente: dall’uso di solventi (40,1% delle emissioni totali nel 2019) che diminuiscono del 41,3% rispetto al 1990; dalla combustione non industriale (19,3% delle emissioni nel 2019) che cresce del 68,4% rispetto al 1990; dai trasporti (il trasporto su strada e le altre sorgenti mobili rappresentano rispettivamente l’11,4% e il 2,8% delle emissioni totali nel 2019); dall’agricoltura, dove si registra un calo pari al 15,1%, che rappresenta nel 2019 il 14,1% delle emissioni totali. La riduzione maggiore riguarda il trasporto, fondamentalmente dovuta all'introduzione di sistemi di abbattimento delle emissioni nei veicoli quali convertitori catalitici e canister (rispettivamente -86,7% per il trasporto stradale e -81,5% per le altre sorgenti mobili) (Tabella 1, Figura 1). In un contesto di generale riduzione delle emissioni, dalla Lombardia si originano le quote maggiori di ossidi di azoto e composti organici volatili non metanici con valori pari rispettivamente pari a 97,2 kt e 177,6 kt, mentre le quote minori sono generate dalle Valle d’Aosta con valori pari a 1,9 kt e 2,6 kt (Tabella 3, Figura 4).