DINAMICA LITORANEA: generale

Descrizione e scopo: 
L’indicatore fornisce la stima su base regionale, provinciale, comunale e su ripartizioni in macro-aree geografiche dei tratti di costa naturale bassa stabili e che hanno subito cambiamenti morfologici nel periodo in esame.
La costa è un’area in continua evoluzione e i suoi cambiamenti si evidenziano soprattutto in corrispondenza di litorali bassi e sabbiosi, con nuovi assestamenti della linea di riva e con superfici territoriali emerse e sommerse dal mare. La dinamica dei litorali dipende essenzialmente dall’azione del mare (moto ondoso, maree, correnti, tempeste), ma è influenzata anche da tutte quelle azioni dirette e indirette, naturali e antropiche, che intervengono sull’equilibrio del territorio costiero modificandone le caratteristiche geomorfologiche. L’estrazione di inerti dagli alvei dei fiumi, la messa in sicurezza degli argini e dei versanti montani riducono il flusso di sedimenti alle foci fluviali, destinato alla naturale distribuzione lungo i litorali. Gli insediamenti urbani e produttivi costieri, le infrastrutture viarie terrestri e marittime, incluse le opere di difesa costiera, invadono gli spazi marino-costieri e la loro presenza interagisce con la loro naturale evoluzione.
L’indicatore è la sintesi delle analisi delle variazioni morfologiche dei litorali, espresso in termini di perdita e acquisizione di suolo per effetto di tutte le cause dirette e indirette che agiscono in prossimità della costa.
L’indicatore, aggiornato periodicamente, è un parametro di base per la valutazione della vulnerabilità delle aree costiere e del grado di rischio a cui sono esposti centri urbani, infrastrutture e attività socio-economiche che si sviluppano in prossimità della costa.

Linea di attività del progetto: 
Linea 1
Linea 3

Descrizione della metodologia di elaborazione: 
Per il calcolo dell’indicatore è stata definita una metodologia di acquisizione dei dati sulla fascia costiera basata sulla fotointerpretazione e classificazione delle informazioni rilevabili da mosaici di ortofoto zenitali a colori a risoluzione spaziale sub-metrica. Per la rappresentazione cartografica, l’elaborazione e la descrizione delle caratteristiche geomorfologiche dei litorali e delle strutture artificiali realizzate lungo la riva – porti, opere di protezione e manufatti - sono stati definiti standard uniformemente applicati a tutte le coste italiane. La metodologia di rilievo e di elaborazione, applicata alle coperture territoriali nazionali disponibili, ha consentito la generazione di una serie storica di dati sullo stato delle coste italiane e la costruzione della base dati per il calcolo di indicatori dei cambiamenti in area costiera.
Le fonti di riferimento utilizzate per il rilievo cartografico periodico dei dati di base sono per il 2019 i mosaici delle ortofoto a colori disponibili sulle piattaforme Google, per il 2006 e il 2000 il mosaico delle ortofoto rispettivamente del volo IT2006 e del volo IT2000, disponibili sul Portale Cartografico Nazionale.
L’analisi dei cambiamenti è stata effettuata in ambiente GIS mediante sovrapposizione degli assetti della riva rilevati in periodi successivi (2000-2006 e 2006-2019) e procedure analisi spaziale degli scostamenti dell’ultimo rilievo rispetto al precedente superiori a +/- 5m, intervallo ritenuto sufficiente ad escludere sia le variazioni naturali dovute all’escursione di marea e alle mareggiate invernali, tipicamente recuperate nella stagione primavera-estate, sia gli eventuali errori connessi alla trasposizione cartografica e alla qualità e risoluzione delle immagini dai cui sono stati rilevati i dati di base.
Nel periodo in esame i tratti di costa che hanno subito scostamenti inferiori a +/-5m rispetto al rilievo precedente sono classificati stabili, mentre i tratti di costa che hanno subito uno scostamento superiore sono classificati come modificati. Sono esclusi dall’analisi e classificati come non definiti i tratti di costa per i quali nella determinazione cartografica dell’assetto della costa sono state riscontrate incongruenze di natura tecnica (coregistrazione, georeferenziazione, nitidezza ortofoto) o incertezze di fotointerpretazione (ombra, mare mosso, presenza di posidonia spiaggiata, zone paludose, foce del Po, laguna).

Dati di base associati: 
Mosaicatura nazionale della costa, dei tratti di costa naturale e dei tratti di costa naturale bassa.

Ambito territoriale: 
Regioni
Province
Comuni

Anno iniziale: 
2006

Anno finale: 
2019

Periodicità di aggiornamento: 
Quinquennale

Unità di misura: 
Chilometro (km)
Fonti: 
ISPRA - Progetto ‘Stato e variazioni delle coste italiane 2019’
Note: 
(a) I dati di base per il calcolo dell’indicatore sono stati ottenuti mediante fotointerpretazione, digitalizzazione e classificazione delle informazioni territoriali della fascia costiera rilevabili da ortofoto zenitali a colori con risoluzione sub-metrica. Per la rappresentazione cartografica, l’elaborazione e la descrizione delle caratteristiche geomorfologiche dei litorali e delle strutture artificiali – porti, opere di difesa e manufatti - realizzate lungo la linea di riva sono stati definiti standard applicati uniformemente a tutte le coste italiane e coerenti con quelli applicati nei precedenti rilievi di osservazione dello stato delle coste italiane e di analisi dei cambiamenti.
(b) Dati ISPRA a scala nazionale, derivanti da elaborazioni dei rilievi cartografici della linea di riva e delle spiagge al 2019, rilevati dal mosaico delle ortofoto a colori disponibile sulle piattaforme Google Maps e Google Earth nell’anno 2020. Per l’attribuzione dei diversi livelli amministrativi sono stati utilizzati i limiti comunali, provinciali e regionali ISTAT 2017.
(c) Dati ISPRA a scala nazionale, derivanti da elaborazioni dei rilievi cartografici della linea di riva e delle spiagge al 2006, rilevati dal mosaico delle ortofoto a colori del volo IT2006 disponibile sul Portale Cartografico Nazionale. Per l’attribuzione dei diversi livelli amministrativi sono stati utilizzati i limiti comunali, provinciali e regionali ISTAT 2001.
(d) La minore lunghezza della costa italiana al 2019 rispetto al 2016 è determinata dall’esclusione a priori di alcune aree della foce del Po (sacca di Goro – Emilia Romagna, sacca di Scadivari e Po di Pila – Veneto) e alcune aree costiere lagunari (Sardegna), caratterizzate da specifici processi idrodinamici. Nei precedenti rilievi - 2006 e 2000 - le stesse aree sono state escluse dall’analisi delle variazioni morfologiche a posteriori, con evidenza di un maggior numero dei tratti di costa per cui non è stato definito il tipo e l’entità del cambiamento.
(e) La stima della lunghezza dei tratti di costa stabili e modificati è stata effettuata in ambiente GIS mediante sovrapposizione di due assetti della riva rilevati in periodi successivi (2000-2006 e 2006-2019) e analisi spaziale degli scostamenti dell’ultimo rilievo rispetto al precedente. Nel periodo in esame i tratti di costa che hanno subito scostamenti inferiori a +/-5m rispetto al rilievo precedente sono classificati stabili, mentre i tratti di costa che hanno subito uno scostamento superiore sono classificati come modificati. Sono esclusi dall’analisi e classificati come non definiti i tratti di costa per i quali nella determinazione cartografica dell’assetto della costa sono state riscontrate incongruenze di natura tecnica (coregistrazione, georeferenziazione, nitidezza ortofoto) o incertezze di fotointerpretazione (ombra, mare mosso, presenza di posidonia spiaggiata, zone paludose, foce del Po, laguna).
(f) L’analisi delle variazioni delle coste basse nel periodo 2006-2019 è stata effettuata in ambiente GIS mediante confronto e analisi spaziale degli scostamenti superiori a +/-5m dell’assetto della linea di riva rilevata dal mosaico delle ortofoto Google nell’anno 2020 rispetto a quello rilevato dal mosaico delle ortofoto del volo IT2006. Per l’attribuzione dei diversi livelli amministrativi sono stati utilizzati i limiti comunali, provinciali e regionali ISTAT 2017.
(g) L’analisi delle variazioni delle coste basse nel periodo 2000-2006 è stata effettuata in ambiente GIS mediante confronto e analisi spaziale degli scostamenti superiori a +/-5m dell’assetto della linea di riva rilevata dal mosaico delle ortofoto del volo IT2006 rispetto a quello rilevato dal mosaico delle ortofoto del volo IT2000. Per l’attribuzione dei diversi livelli amministrativi sono stati utilizzati i limiti comunali, provinciali e regionali ISTAT 2001.

  • Titolo: Lunghezza e percentuale su base regionale, provinciale, comunale dei tratti costa bassa stabile e che hanno subito cambiamenti superiori a +/-5m nel periodo 2006-2019


Tema: 
Coste