STATO CHIMICO DELLE ACQUE SOTTERRANEE (SCAS)

Descrizione e scopo: 
L’indice di Stato Chimico delle Acque Sotterranee (SCAS) evidenzia i corpi idrici nei quali sono presenti sostanze chimiche contaminanti derivanti delle attività antropiche. Lo stato chimico di ciascun corpo idrico sotterraneo, insieme allo stato quantitativo (disponibilità della risorsa idrica), permette la definizione dello stato complessivo del corpo idrico. Gli impatti antropici sullo stato chimico delle acque sotterranee sono quantificati periodicamente attraverso l’analisi chimica delle acque, prelevate da stazioni di monitoraggio, che possono essere pozzi o sorgenti, al fine di individuare la presenza di sostanze inquinanti e/o la loro tendenza ad aumentare nel tempo.

Linea di attività del progetto: 
Linea 1

Descrizione della metodologia di elaborazione: 
L’indice SCAS viene rappresentato, per corpo idrico sotterraneo, in due classi, “buono” e “scarso”, come definite nel D. Lgs. 30/09, che recepisce le Direttive europee 2000/60/CE e 2006/118/CE, e al tempo stesso integra e modifica il D.Lgs. 152/06 e nel Dm Ambiente 6 luglio 2016 che recepisce la Direttiva 2014/80/Ue e modifica l’allegato 1 Parte III del DLgs 152/2006.
La classe di stato chimico “buono” identifica le acque in cui le sostanze inquinanti o indesiderate hanno una concentrazione inferiore agli Standard di qualità fissati dalle direttive europee, come ad esempio per nitrati (50 mg/L) e sostanze attive nei pesticidi (0,1 ug/L per ciascun principio attivo e 0,5 ug/L per la sommatoria) o ai valori soglia fissati a livello nazionale, ad esempio per sostanze inorganiche, metalli, solventi clorurati, idrocarburi. Le regioni possono modificare i valori soglia per diverse sostanze e per ciascun corpo idrico, qualora la concentrazione di fondo naturale dovesse risultare superiore al valore di soglia fissato.
Nella classe “buono” rientrano tutte le acque sotterranee che non presentano evidenze di impatto antropico, o comunque che l’impatto sia limitato entro un massimo del 20% del corpo idrico, quelle in cui sono presenti sostanze indesiderate o contaminanti, ma riconducibili a un’origine naturale, nonché acque sotterranee che non comportano un deterioramento significativo della qualità ecologica o chimico per le acque superficiali connesse, né arrecare danni siginificativi agli ecosistemi terrestri direttamente dipendenti da corpo idrico sotterraneo. .
Al contrario, nella classe “scarso” rientrano tutte le acque sotterranee che non possono essere classificate nello stato “buono” e nelle quali risulta evidente un impatto antropico, sia per livelli di concentrazione dei contaminanti sia per le loro tendenze all’aumento significative e durature nel tempo.
Tale indicatore segue le frequenze di monitoraggio definite dal D. Lgs. 30/09: il monitoraggio è differenziato in monitoraggio di sorveglianza eseguito su tutti i corpi idrici, la cui periodicità dipende dallo stesso corpo idrico e il monitoraggio operativo, solo sui corpi idrici a rischio, eseguito almeno una volta all’anno.
L’indicatore viene elaborato con dettaglio regionale e nazionale sulla base dai dati inviati dai Distretti Idrografici per il Reporting WFD 2016, ai sensi del D Lgs 152/2006 e s.m.i.
La classificazione dello stato chimico dei corpi idrici sotterranei viene rappresentata attraverso 2 colori che rappresentano le 2 classi di qualità: verde stato buono, rosso stato scarso.

Dati di base associati: 
x

Ambito territoriale: 
Regioni

Anno iniziale: 
2015

Anno finale: 
2015

Periodicità di aggiornamento: 
Sessennale

Unità di misura: 
Classi di qualità
Fonti: 
Dati inviati dai Distretti Idrografici per il Reporting WFD 2016, ai sensi del D Lgs 152/2006 e s.m.i.
Note: 
X
  • Titolo: STATO CHIMICO DELLE ACQUE SOTTERRANEE_2010_2015_DATI REPORTING WFD 2016


Tema: 
Idrosfera