EMISSIONI DI GAS SERRA DEL SETTORE COMMERCIALE/ISTITUZIONALE E RESIDENZIALE (snap 02) E NEL SETTORE TRASPORTI STRADALI (snap 07)
Descrizione e scopo:
Le emissioni di gas serra sono in gran parte dovute alle emissioni di anidride carbonica (CO2), connesse, per quanto riguarda le attività antropiche, principalmente all’utilizzo dei combustibili fossili: il macrosettore energetico, comprendente anche riscaldamento domestico e trasporti, copre più dell’80 % delle emissioni di gas climalteranti in Italia. Contribuiscono all’effetto serra anche il metano (CH4), le cui emissioni sono legate principalmente all’attività di allevamento nell’ambito di quelle agricole, allo smaltimento dei rifiuti e alle perdite nel settore energetico, e il protossido di azoto (N2O), derivante principalmente dalle attività agricole e dal settore energetico, inclusi i trasporti. Il contributo generale all’effetto serra dei gas fluorurati (HFCs, PFCs, SF6, NF3) è minore rispetto ai suddetti inquinanti e la loro presenza deriva essenzialmente da attività industriali e di refrigerazione. Le emissioni dei gas serra sono calcolate con riferimento alla metodologia IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) e sono espresse in termini di tonnellate di CO2 equivalente applicando i coefficienti di Global Warming Potential (GWP) di ciascun composto.
L’indicatore descrive le emissioni di gas serra prodotte da processi di combustione derivanti da impianti nei settori commerciale, istituzionale e residenziale. Sono inoltre incluse le emissioni del settore del trasporto stradale.
L’indicatore descrive le emissioni di gas serra prodotte da processi di combustione derivanti da impianti nei settori commerciale, istituzionale e residenziale. Sono inoltre incluse le emissioni del settore del trasporto stradale.
Linea di attività del progetto:
Linea 3
Descrizione della metodologia di elaborazione:
La stima nazionale delle emissioni viene effettuata nell’ambito della realizzazione dell’inventario delle emissioni in atmosfera attraverso l’uso di appropriati fattori di emissione e/o modelli di stima. Le stime sono effettuate per singolo gas e quindi espresse in termini di CO2 equivalente. La metodologia internazionale di riferimento è indicata in ambito IPCC (IPCC Guidelines for National Greenhouse Gases Inventories, Revised 1996; Good Practice Guidance and Uncertainty Management in National Greenhouse Gas Inventories, IPCC 2000; 2006 IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories). Il National Inventory Report – NIR 2021 descrive in dettaglio le stime italiane.
La metodologia per la stima nazionale prevede il ricalcolo dell’intera serie storica per ogni modifica/aggiornamento realizzato. Conseguentemente, per i settori e gli inquinanti la cui stima nazionale ha subito degli aggiornamenti anche gli indicatori regionali risentono di tali modifiche.
La disaggregazione territoriale a livello provinciale delle stime nazionali delle emissioni in atmosfera viene realizzata da ISPRA ogni 5 anni (4 anni a partire dal 2021) (De Lauretis et al., 2009) ed è disponibile sul sito web della Rete del Sistema Informativo Nazionale Ambientale. La disaggregazione provinciale viene ottenuta mediante l’applicazione di una metodologia top-down, attraverso cui alle stime nazionali viene associata una variabile proxy correlata all’attività delle sorgenti emissive. Per i settori emissivi Snap (Selected nomenclature for air pollution) e per gli inquinanti disaggregati valgono le seguenti ipotesi: esistenza di una correlazione forte tra l’emissione di una data attività ed il valore della variabile proxy; forte significatività della correlazione nel passaggio dalla scala nazionale a quella locale. La pubblicazione La disaggregazione a livello provinciale dell’inventario nazionale delle emissioni fornisce il quadro metodologico generale delle stime provinciali.
La disaggregazione provinciale delle emissioni di gas a effetto serra nel settore commerciale, istituzionale e residenziale e nel settore trasporti stradali (anni di riferimento 2015-2017-2019). Nel settore della combustione non industriale - che include gli impianti di riscaldamento nel settore civile, cioè commerciale, istituzionale e residenziale - la disaggregazione viene effettuata utilizzando come proxy la vendite dei combustibili fossili (gasolio, gas naturale e GPL). La parte del trasporto stradale viene disaggregata sulla base del parco circolante per provincia e categoria veicolare (fonte Ministero delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibili), dei flussi di traffico autostradali per tratta e per categoria veicolare (fonte AISCAT) e del valore aggiunto per provincia (fonte Istat), a seconda della modalità di guida (ambito autostradale, urbano ed extraurbano) e della categoria veicolare (automobili, veicoli commerciali leggeri, mezzi pesanti, autobus, ciclomotori e motocicli) considerate.
Per gli anni 2015 e 2019, è stata applicata una articolata metodologia di disaggregazione, a partire dai dati nazionali di emissione, sulla base delle specifiche variabili proxy per categoria emissiva e per sostanza. Per l’anno 2017 la disaggregazione è stata ottenuta applicando una metodologia semplificata, elaborata ad hoc, basata sulla stima nazionale e sulle informazioni desunte dalle variabili proxy 2019, in modo da mantenere la coerenza della serie storica.
L’ulteriore passaggio, dalla dimensione provinciale a quella comunale avviene utilizzando come proxy la popolazione residente.
La metodologia per la stima nazionale prevede il ricalcolo dell’intera serie storica per ogni modifica/aggiornamento realizzato. Conseguentemente, per i settori e gli inquinanti la cui stima nazionale ha subito degli aggiornamenti anche gli indicatori regionali risentono di tali modifiche.
La disaggregazione territoriale a livello provinciale delle stime nazionali delle emissioni in atmosfera viene realizzata da ISPRA ogni 5 anni (4 anni a partire dal 2021) (De Lauretis et al., 2009) ed è disponibile sul sito web della Rete del Sistema Informativo Nazionale Ambientale. La disaggregazione provinciale viene ottenuta mediante l’applicazione di una metodologia top-down, attraverso cui alle stime nazionali viene associata una variabile proxy correlata all’attività delle sorgenti emissive. Per i settori emissivi Snap (Selected nomenclature for air pollution) e per gli inquinanti disaggregati valgono le seguenti ipotesi: esistenza di una correlazione forte tra l’emissione di una data attività ed il valore della variabile proxy; forte significatività della correlazione nel passaggio dalla scala nazionale a quella locale. La pubblicazione La disaggregazione a livello provinciale dell’inventario nazionale delle emissioni fornisce il quadro metodologico generale delle stime provinciali.
La disaggregazione provinciale delle emissioni di gas a effetto serra nel settore commerciale, istituzionale e residenziale e nel settore trasporti stradali (anni di riferimento 2015-2017-2019). Nel settore della combustione non industriale - che include gli impianti di riscaldamento nel settore civile, cioè commerciale, istituzionale e residenziale - la disaggregazione viene effettuata utilizzando come proxy la vendite dei combustibili fossili (gasolio, gas naturale e GPL). La parte del trasporto stradale viene disaggregata sulla base del parco circolante per provincia e categoria veicolare (fonte Ministero delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibili), dei flussi di traffico autostradali per tratta e per categoria veicolare (fonte AISCAT) e del valore aggiunto per provincia (fonte Istat), a seconda della modalità di guida (ambito autostradale, urbano ed extraurbano) e della categoria veicolare (automobili, veicoli commerciali leggeri, mezzi pesanti, autobus, ciclomotori e motocicli) considerate.
Per gli anni 2015 e 2019, è stata applicata una articolata metodologia di disaggregazione, a partire dai dati nazionali di emissione, sulla base delle specifiche variabili proxy per categoria emissiva e per sostanza. Per l’anno 2017 la disaggregazione è stata ottenuta applicando una metodologia semplificata, elaborata ad hoc, basata sulla stima nazionale e sulle informazioni desunte dalle variabili proxy 2019, in modo da mantenere la coerenza della serie storica.
L’ulteriore passaggio, dalla dimensione provinciale a quella comunale avviene utilizzando come proxy la popolazione residente.
Dati di base associati:
-
Ambito territoriale:
Comuni
Anno iniziale:
2015
Anno finale:
2019
Periodicità di aggiornamento:
Biennale
Unità di misura:
Tonnellate CO2 equivalenti (tCO2eq)
Fonti:
Ispra
Note:
Per maggiori dettagli sul tema:
http://emissioni.sina.isprambiente.it/serie-storiche-emissioni/
https://annuario.isprambiente.it/
http://emissioni.sina.isprambiente.it/serie-storiche-emissioni/
https://annuario.isprambiente.it/
- Titolo: Emissioni di gas serra del settore commerciale, istituzionale e residenziale, e nel settore dei trasporti stradali – Città metropolitane (tonnellate di CO2 equivalente)
Tema:
Emissioni atmosferiche