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EMISSIONI DI PRECURSORI DI OZONO TROPOSFERICO (NOx E COVNM): TREND E DISAGGREGAZIONE SETTORIALE
Abstract indicatore:
L’indicatore rappresenta l’andamento nazionale dei valori di emissione dei precursori di ozono troposferico: ossidi di azoto e composti organici volatili non metanici, distintamente per settore di provenienza, evidenziandone la marcata decrescita dal 1990 al 2016 (-63,2% per NOx, e -54,7% per COVNM), determinata dalla forte diminuzione delle emissioni derivanti dal trasporto.
Descrizione:
La stima delle emissioni avviene secondo la metodologia indicata dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (EMEP/EEA Air pollutant emission inventory guidebook, 2016). Il problema dell'ozono troposferico riveste notevole importanza sia nell'ambiente urbano, dove si verificano episodi acuti di inquinamento, sia nell'ambiente rurale, dove si riscontra un impatto sulle coltivazioni. Le emissioni di ossidi di azoto (NOx) e di composti organici volatili non metanici (COVNM), precursori dell'ozono troposferico, hanno anche una rilevanza transfrontaliera per fenomeni di trasporto a lunga distanza. La formazione dell'ozono avviene attraverso reazioni fotochimiche, che si verificano in concomitanza di condizioni meteorologiche tipiche del periodo estivo. L'ozono ha un elevato potere ossidante e determina effetti dannosi sulla popolazione, sull'ecosistema e sui beni storico- artistici. Le fonti principali di questi inquinanti sono i trasporti e altri processi di combustione, oltre che l'uso di solventi per quanto riguarda i COVNM.
Scopo:
Valutare le pressioni dei precursori di ozono troposferico e il loro andamento negli anni a fronte degli obiettivi nazionali e internazionali di riduzione delle emissioni (D.Lgs. 171/04, Protocollo di Göteborg e Direttiva NEC).
Criteri di selezione:
- Misurabilità (i dati utilizzati per la costruzione dell'indicatore sono/hanno):Adeguatamente documentati e di qualità nota [Accessibilità]Aggiornati a intervalli regolari secondo fonti e procedure affidabili [Tempestività e Puntualità]Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/beneficiUna "buona" copertura spazialeUna "buona" copertura temporale (almeno 5 anni)
- Rilevanza e utilità (l'indicatore):È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionaleÈ in grado di descrivere il trend in atto e l'evolversi della situazione ambientaleÈ semplice, facile da interpretareÈ sensibile ai cambiamenti che avvengono nell'ambiente e collegato alle attività antropicheFornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull'ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normativeFornisce una base per confronti a livello internazionaleHa una soglia o un valore di riferimento con il quale poterlo confrontare, in modo si possa valutare la sua significatività
- Solidità scientifica (l'indicatore):È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validitàÈ ben fondato in termini tecnici e scientificiPossiede elementi che consentono di correlarlo a modelli economici, previsioni e sistemi di informazionePresenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta datiComparabilità nel tempoComparabilità nello spazio
Riferimenti normativi:
Direttiva (UE) 2016/2284
Direttiva (UE) 2015/2193
D.Lgs. n. 171/2004
Decisione del Consiglio 2003/507/CE
Direttiva 2001/81/CE
Protocollo di Göteborg 1999 (Gothenburg Protocol to Abate Acidification, Eutrophication and Ground-level Ozone)
Direttiva (UE) 2015/2193
D.Lgs. n. 171/2004
Decisione del Consiglio 2003/507/CE
Direttiva 2001/81/CE
Protocollo di Göteborg 1999 (Gothenburg Protocol to Abate Acidification, Eutrophication and Ground-level Ozone)
Obiettivi fissati dalla normativa:
Il Protocollo di Göteborg del 1999 della Convenzione del 1979 sull’inquinamento transfrontaliero a grande distanza, modificato nel 2012, è rivolto alla riduzione dell’acidificazione, dell’eutrofizzazione e dell’ozono troposferico (la Comunità europea aderisce al protocollo con la Decisione del Consiglio 2003/507/CE).
La Direttiva (UE) 2015/2193 si applica agli impianti di combustione medi e stabilisce norme per il controllo delle emissioni nell'aria di biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx) e polveri, al fine di ridurre le emissioni nell'aria e i rischi potenziali per la salute umana e per l'ambiente derivanti da tali emissioni.
La nuova Direttiva NEC 2016/2284 del Parlamento europeo e del Consiglio (entrata in vigore il 31 dicembre 2016), concernente la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, definisce gli impegni nazionali di riduzione delle emissioni rispetto al 2005, applicabili dal 2020 al 2029 e a partire dal 2030: per NOx rispettivamente impegni di riduzione del 40% e del 65%; per NMVOC rispettivamente impegni di riduzione del 35% e del 46%.
La Direttiva 2001/81/CE è abrogata a decorrere dal 1° luglio 2018.
La Direttiva (UE) 2015/2193 si applica agli impianti di combustione medi e stabilisce norme per il controllo delle emissioni nell'aria di biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx) e polveri, al fine di ridurre le emissioni nell'aria e i rischi potenziali per la salute umana e per l'ambiente derivanti da tali emissioni.
La nuova Direttiva NEC 2016/2284 del Parlamento europeo e del Consiglio (entrata in vigore il 31 dicembre 2016), concernente la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, definisce gli impegni nazionali di riduzione delle emissioni rispetto al 2005, applicabili dal 2020 al 2029 e a partire dal 2030: per NOx rispettivamente impegni di riduzione del 40% e del 65%; per NMVOC rispettivamente impegni di riduzione del 35% e del 46%.
La Direttiva 2001/81/CE è abrogata a decorrere dal 1° luglio 2018.
DPSIR:
Pressione
Tipologia indicatore:
Performance (tipo B)
Riferimenti bibliografici:
Ispra, anni vari. Dati e pubblicazioni disponibili su: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni
Ispra, 2018. Italian Emission Inventory 1990-2016. Informative Inventory Report 2018 (http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni/informative-inventory-report-2018/view; http://www.ceip.at/ms/ceip_home1/ceip_home/status_reporting/2018_submissions/)
Ispra, 2018. Italian Emission Inventory 1990-2016. Informative Inventory Report 2018 (http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni/informative-inventory-report-2018/view; http://www.ceip.at/ms/ceip_home1/ceip_home/status_reporting/2018_submissions/)
Limitazioni:
Non compilato
Ulteriori azioni:
Non compilato
Frequenza di rilevazione dei dati:
Annuale
Accessibilità dei dati di base:
Utilizzati i dati Ispra dell’Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera (http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni).
Fonte dei dati di base:
ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
Unità di misura dell'indicatore:
Chilotonnellate (kt)
Tonnellata (t)
Tonnellate di Tropospheric Ozone Precursor Potential (tTOPP)
Descrizione della metodologia di elaborazione:
Stima realizzata nell'ambito della redazione dell'inventario nazionale delle emissioni in atmosfera. I dati possono essere aggregati usando il Tropospheric Ozone-Forming Potential (TOFP). Tali fattori di conversione sono quelli utilizzati dall'Agenzia Europea dell'Ambiente nei rapporti ambientali e sono utili soprattutto per la validazione aggregata a livello europeo. Per gli inquinanti atmosferici la metodologia utilizzata è quella indicata dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (EMEP/EEA Guidebook - 2016). Per la descrizione della metodologia di stima si fa riferimento all'Informative Inventory Report – IIR (http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni/informative-inventory-report-2018/view; http://www.ceip.at/ms/ceip_home1/ceip_home/status_reporting/2018_submissions/).
Core set:
Sviluppo sostenibile europeo (EUSDI) del 2015
EEA - CSI
7EAP - Dati sull'ambiente
Tipo di rappresentazione:
Grafico
Tabella
Copertura spaziale:
Nazionale, Regionale
Copertura temporale:
1990 - 2016
Qualità dell'informazione:
I dati di emissione riportati costituiscono la fonte ufficiale di riferimento per la verifica degli impegni assunti a livello internazionale, in ragione del ruolo di ISPRA di responsabile della realizzazione annuale dell'inventario nazionale delle emissioni in atmosfera. Le stime delle emissioni dei precursori di ozono troposferico hanno consentito di monitorare i Protocolli di riduzione delle emissioni nell'ambito della Convenzione sull'inquinamento transfrontaliero; inoltre, sono alla base del Protocollo di Göteborg e della Direttiva NEC. Tali stime, realizzate a livello nazionale, sono calcolate in conformità alle caratteristiche di trasparenza, accuratezza, consistenza, comparabilità e completezza richieste dalla metodologia di riferimento.
Periodicità di aggiornamento:
Annuale
Stato e trend:
Nel periodo 1990 -2016 le emissioni dei precursori dell'ozono troposferico registrano una marcata riduzione (-63,2% per NOx, e -54,7% per COVNM), legata soprattutto alla forte diminuzione delle emissioni nei due settori dei trasporti (trasporto stradale e altre sorgenti mobili).
- Titolo: Tabella 1: Emissioni nazionali di precursori dell’ozono per settore dal 1990 al 2016
Fonte: Ispra
Legenda: A:Combustione Energia e Industria di trasformazione; B:Combustione non industriale; C:Combustione Industriale; D:Processi produttivi; E:Estrazione e Distribuzione di combustibili fossili/geotermia; F:Uso di solventi; G:Trasporti stradali; H:Altre sorgenti mobili; I:Trattamento smaltimento rifiuti; L:Agricoltura.1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 kt/a NOx A 457.37 439.85 412.94 372.43 344.78 344.31 327.12 289.61 226.03 186.80 172.60 160.35 159.46 159.49 147.00 117.92 114.79 103.25 93.12 74.77 81.30 75.22 73.45 61.36 52.12 52.38 48.14145 B 64.53 71.44 68.07 67.56 60.95 66.03 67.25 66.87 70.36 74.27 69.06 69.31 63.99 70.30 70.79 78.55 78.09 81.47 86.70 87.06 87.53 79.56 85.27 89.66 82.57 86.97 87.37430 C 248.80 279.80 277.81 209.98 199.18 180.25 166.05 155.56 154.51 157.53 151.83 152.19 144.42 144.02 140.07 152.85 150.23 151.54 132.09 105.65 99.87 98.49 82.10 72.51 70.44 64.73 64.90976 D 29.88 28.98 27.80 36.72 30.78 31.01 12.39 11.86 14.50 11.88 9.23 9.39 12.14 13.61 14.26 16.00 13.18 11.31 8.80 11.66 10.65 10.69 10.27 8.84 10.09 9.52 8.49933 E - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - F - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - G 934.12 976.26 1,045.64 1,041.99 1,000.11 990.58 955.20 925.00 862.55 820.18 753.37 740.91 705.12 675.97 650.94 614.01 572.01 543.30 503.32 470.60 453.73 445.96 413.95 389.73 399.53 386.64 371.09712 H 261.49 265.38 261.43 263.88 259.57 258.46 271.25 273.77 285.61 267.42 260.06 252.20 241.98 247.24 243.39 232.94 214.63 201.31 187.14 181.67 183.15 165.64 149.11 141.50 137.24 130.00 125.79150 I 2.94 3.52 3.28 3.20 3.21 3.06 3.01 3.15 3.18 3.22 2.62 2.65 2.65 2.63 3.02 2.85 2.81 2.76 2.76 2.68 2.56 2.57 2.59 2.52 2.20 2.40 2.44088 L 69.29 72.09 72.70 74.98 72.56 70.08 68.72 72.87 69.81 70.89 70.14 70.10 69.27 69.26 68.83 65.43 64.88 64.83 60.63 55.65 53.69 55.65 59.68 52.25 50.19 50.44 52.97870 TOTALE 2,068.42 2,137.31 2,169.66 2,070.74 1,971.14 1,943.79 1,871.01 1,798.70 1,686.54 1,592.20 1,488.91 1,457.09 1,399.04 1,382.51 1,338.30 1,280.56 1,210.61 1,159.77 1,074.55 989.74 972.49 933.77 876.42 818.38 804.37 783.09 761.23 COVNM A 7.62 7.33 7.15 6.82 7.02 7.41 7.18 7.37 7.71 7.48 6.28 5.65 5.75 5.67 5.58 5.65 5.68 5.63 5.49 4.77 4.78 4.63 4.38 3.75 3.44 3.72 3.81 B 102.80 118.12 108.02 108.69 108.22 113.01 110.48 116.97 117.80 123.53 115.27 110.06 72.27 110.57 80.20 125.48 144.57 199.53 231.94 223.18 219.62 146.74 201.57 203.59 179.64 200.08 196.65 C 7.28 7.24 7.28 7.27 7.53 8.06 7.75 7.92 7.81 7.78 8.18 7.87 7.74 7.83 8.05 8.03 8.35 8.20 7.53 5.61 6.48 6.85 6.46 6.61 6.81 6.65 6.61 D 113.94 112.43 115.98 106.82 106.73 103.43 95.65 96.61 92.67 88.98 88.70 89.31 95.25 88.96 91.13 92.32 93.52 92.80 83.70 76.31 74.49 70.83 63.28 57.84 56.76 57.25 55.36 E 90.86 97.82 102.09 102.52 100.29 103.75 97.74 86.66 76.58 65.60 56.55 51.40 55.75 54.86 52.97 53.87 50.81 48.09 48.34 47.22 49.07 43.74 45.19 41.07 39.28 37.75 40.14 F 604.17 609.06 621.26 603.07 582.34 555.44 535.63 534.43 506.62 506.32 491.68 486.00 483.01 479.50 475.92 476.61 482.06 473.38 449.55 420.94 390.10 399.82 375.09 366.43 336.73 313.73 310.57 G 778.15 818.96 878.17 897.20 870.46 859.24 838.97 801.59 748.93 694.51 574.20 528.08 483.30 445.12 387.57 357.80 305.16 246.23 225.70 201.67 179.24 167.96 148.99 138.90 134.20 130.17 121.76 H 133.46 128.21 124.77 120.33 120.78 122.03 124.24 114.22 110.07 104.28 97.68 91.20 83.89 76.57 75.98 73.76 68.01 63.94 58.29 54.45 51.01 44.20 34.04 32.98 31.86 30.33 27.51 I 11.25 12.25 12.26 12.46 12.83 12.99 13.39 13.78 13.77 13.44 12.72 13.51 13.07 13.13 13.26 13.30 13.05 12.68 12.49 12.64 12.05 11.78 12.06 11.45 10.65 10.84 10.75 L 146.80 146.06 140.93 139.64 137.77 142.92 142.59 143.93 146.77 146.44 139.07 143.78 139.20 136.09 132.99 131.83 128.59 133.13 133.77 133.40 129.76 130.19 128.37 129.35 127.18 127.77 130.99 TOTALE 1,996.332 2,057.49 2,117.92 2,104.82 2,053.98 2,028.29 1,973.62 1,923.46 1,828.73 1,758.35 1,590.32 1,526.85 1,439.23 1,418.29 1,323.64 1,338.65 1,299.80 1,283.61 1,256.80 1,180.20 1,116.59 1,026.73 1,019.43 991.97 926.55 918.30 904.142 - Titolo: Tabella 2: Emissioni nazionali di precursori dell’ozono dal 1990 al 2016 in equivalente di formazione dell’ozono troposferico
Fonte: Ispra
Note: Fattore di conversione in TOFP: NOx =1,22; COVNM=11990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 MtTOFP/a NOx 2.52 2.61 2.65 2.53 2.40 2.37 2.28 2.19 2.06 1.94 1.82 1.78 1.71 1.69 1.63 1.56 1.48 1.41 1.31 1.21 1.19 1.14 1.07 1.00 0.98 0.96 0.93 COVNM 2.00 2.06 2.12 2.10 2.05 2.03 1.97 1.92 1.83 1.76 1.59 1.53 1.44 1.42 1.32 1.34 1.30 1.28 1.26 1.18 1.12 1.03 1.02 0.99 0.93 0.92 0.90 TOTALE 4.52 4.67 4.76 4.63 4.46 4.40 4.26 4.12 3.89 3.70 3.41 3.30 3.15 3.10 2.96 2.90 2.78 2.70 2.57 2.39 2.30 2.17 2.09 1.99 1.91 1.87 1.83 - Titolo: Tabella 3: Emissioni regionali di ossidi di azoto
Fonte: IspraRegione 1990 1995 2000 2005 2010 2015 kt/a Piemonte 140 137 98 88 65 53 Valle d'Aosta 9 8 4 4 3 2 Lombardia 274 252 226 187 152 132 Trentino Alto Adige 30 31 21 19 16 14 Veneto 191 168 140 113 86 71 Friuli Venezia Giulia 54 50 37 35 28 19 Liguria 120 102 47 46 36 25 Emilia Romagna 155 158 115 106 87 70 Toscana 122 116 93 81 59 46 Umbria 31 35 33 28 19 15 Marche 43 43 35 31 25 19 Lazio 173 172 122 106 87 82 Abruzzo 44 44 29 28 20 17 Molise 10 11 10 9 6 5 Campania 118 115 103 90 62 56 Puglia 151 144 102 86 68 51 Basilicata 16 16 13 11 10 8 Calabria 72 61 39 30 24 21 Sicilia 183 167 124 89 64 51 Sardegna 73 66 58 45 36 25 - Titolo: Tabella 4: Emissioni regionali di composti organici volatili non metanici
Fonte: IspraRegione 1990 1995 2000 2005 2010 2015 kt/a Piemonte 158.01 155.93 115.30 90.14 72.41 65.30 Valle d'Aosta 4.87 5.03 3.60 2.47 2.38 2.21 Lombardia 308.42 296.00 246.69 207.31 181.85 151.46 Trentino Alto Adige 27.97 28.85 22.55 17.61 15.44 16.39 Veneto 161.47 170.41 136.04 110.83 92.86 83.21 Friuli Venezia Giulia 51.92 53.44 48.47 39.05 28.82 27.12 Liguria 68.77 72.52 51.89 41.39 32.28 23.76 Emilia Romagna 149.49 152.35 123.57 99.21 80.23 64.29 Toscana 131.70 136.48 109.38 89.86 65.98 58.00 Umbria 28.41 29.32 23.88 18.08 13.43 16.32 Marche 53.50 56.80 42.35 35.09 32.78 28.82 Lazio 158.64 165.19 123.15 100.03 75.59 61.39 Abruzzo 42.55 44.89 34.96 26.82 21.79 22.99 Molise 9.11 9.51 7.58 5.25 5.75 5.86 Campania 165.67 169.57 120.12 93.01 71.35 57.54 Puglia 126.85 130.49 85.15 70.77 61.17 43.44 Basilicata 15.86 17.51 16.46 11.95 9.26 10.56 Calabria 53.92 54.20 43.10 31.99 29.16 26.96 Sicilia 157.68 160.35 113.45 100.72 72.12 50.52 Sardegna 55.55 56.36 47.79 40.31 34.78 25.68 - Titolo: Figura 3: Emissioni nazionali di precursori dell’ozono dal 1990 al 2016 in equivalente di formazione dell’ozono troposferico
Fonte: ISPRA - Titolo: Figura 5: Emissioni regionali di composti organici volatili non metanici
Fonte: ISPRA
L’indicatore, collocandosi nel contesto del Settimo programma di azione per l'ambiente dell'Unione Europea, Obiettivo Prioritario 1, di proteggere, preservare e valorizzare il capitale naturale dell'Unione, con riferimento all'impatto dell'inquinamento atmosferico e dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi, con il fine che l'inquinamento atmosferico e i suoi impatti sugli ecosistemi e la biodiversità siano ulteriormente ridotti con l'obiettivo a lungo termine di non superare carichi e livelli critici (Obiettivo 1d), evidenzia il progresso nazionale effettuato nella riduzione delle emissioni dei precursori di ozono troposferico che diminuiscono del 63,2% per NOx e 54,7% per COVNM nel periodo 1990-2016; gli ossidi di azoto, con una riduzione del 40,6% rispetto al 2005 raggiungono nel 2016 la percentuale di riduzione imposta a partire dal 2020 dalla Direttiva 2016/2284 (-40%), mentre i COVNM, con un decremento rispetto al 2005 del 32,5%, risultano ancora per poco al di sopra del limite imposto (-35%) (tabella 1).
Per quanto riguarda gli ossidi di azoto, il contributo emissivo del trasporto stradale si mantiene negli anni abbastanza stabile, pari a circa la metà del totale emesso a livello nazionale (48,7% nel 2016). A partire dal 1993, il trend crescente delle emissioni su strada si inverte e si riducono a fine periodo, nel 2016, del 60,3% rispetto al 1990. Le emissioni di NOx delle modalità di trasporto diverse da quello stradale, pur decrescendo dal 1990 del 51,9%, rappresentano la seconda fonte di emissione a livello nazionale, contribuendo nel 2016 al 16,5% del totale emesso. Dalla combustione non industriale proviene l’11,5% delle emissioni, mentre dalla combustione industriale e dalla combustione nel settore della produzione di energia e dell’industria di trasformazione rispettivamente l’8,5% e il 6,3% del totale emesso a livello nazionale nel 2016. (Tabella1, Figura 1)
Le emissioni di COVNM derivano fondamentalmente: dall’uso di solventi (34,3% delle emissioni totali nel 2016) che decrescono del 48,6% rispetto al 1990; dalla combustione non industriale (21,7% delle emissioni nel 2016) che cresce del 91,3% rispetto al 1990; dai trasporti (il trasporto su strada e le altre sorgenti mobili rappresentano rispettivamente il 13,5% e il 3,0% delle emissioni totali nel 2016); dall’agricoltura, che nonostante registri una decrescita delle emissioni dal 1990 pari a -10,8%, rappresenta nel 2016 il 14,5% delle emissioni totali. La decrescita maggiore riguarda il trasporto (rispettivamente -84,4% per il trasporto stradale e -79,4% per le altre sorgenti mobili) (Tabella 1, Figura 2).
Commenti Dati Regionali 2015:
I dati regionali riportati nelle Tabelle 3 e 4, e illustrati nelle Figure 4 e 5, riferiti agli anni 1990, 1995, 2000, 2005, 2010, 2015, sono stati disaggregati mediante metodologia di tipo top – down a partire dai dati riportati nell’inventario nazionale comunicato nel 2017, mediante variabili proxy ad hoc, specifiche per ogni attività dell’inventario. Ai fini del confronto e dell’analisi dei dati, si tenga quindi presente che i dati disaggregati si riferiscono a totali nazionali leggermente diversi da quelli riportati nel presente capitolo, che invece rappresentano il più recente aggiornamento.
In un contesto di generale riduzione delle emissioni, dalla Lombardia si originano le quote maggiori di ossidi di azoto (16,8% del totale delle emissioni di NOx in Italia) e composti organici volatili non metanici (18% del totale delle emissioni di COVNM in Italia), mentre la Valle D’Aosta risulta la Regione che, rispetto alle altre, emette la quota minore degli inquinanti analizzati (0,3% del totale delle emissioni di NOx e di COVNM in Italia).